Card. Sandri in Egitto sulle orme di Sant’Antonio e San Francesco
È l’Eparchia di Minia la prima ad essere visitata dal cardinale Leonardo Sandri, inviato speciale del Papa in Egitto per prendere parte alle celebrazioni per gli 800 anni dell’incontro di San Francesco col sultano Al-Kamil Al-Malek. Il porporato è stato accolto, lunedì scorso, nella chiesa di New Minia, dedicata alla Resurrezione di Cristo. Questa chiesa è un segno di speranza e di rinascita dopo che l’allontanamento dal potere dei Fratelli Musulmani aveva generato degli scontri. Ad essere incendiate e distrutte, in varie zone del Paese, sono state diverse chiese e altre strutture religiose. Il cardinale Sandri è stato salutato dal parroco e da una delegazione di sacerdoti, religiosi e fedeli, ai quali ha portato il saluto di Papa Francesco e la sua benedizione apostolica.
Visita alla scuola del Buon Pastore
Il porporato ha poi visitato la Scuola del Buon Pastore, una delle sette scuole cattoliche che accolgono circa 5.000 alunni, musulmani e cristiani. Dopo un saluto agli alunni e ai docenti, il prefetto ha incontrato una delegazione del personale docente ed educativo. Il cardinale ha anche sottolineato come quello che stanno facendo sia già una attuazione pratica “ante litteram” di quanto Papa Francesco ha voluto indicare con il documento sulla Fratellanza umana, firmato con l’Imam di Al-Ahzar ad Abu Dhabi.
Divina liturgia nella cattedrale copto-cattolica
Altra tappa della visita, la cattedrale copto-cattolica che, come altri luoghi di culto in Egitto, è circondata da barriere di cemento armato ed è sorvegliata per evitare altri attacchi terroristici. Qui si è tenuta la Divina Liturgia in rito copto. Il cardinale Sandri ha tenuto l’omelia e, al termine della celebrazione, prima di impartire la benedizione apostolica a nome del Santo Padre, ha offerto un piccolo contributo per le attività pastorali dell’Eparchia e ha consegnato la medaglia commemorativa del viaggio del Papa ad Abu Dhabi.
Incontro con i sacerdoti
Dopo la Divina Liturgia, il cardinale Sandri ha incontrato i sacerdoti dell’Eparchia. Due parole chiave del Sinodo per il Medio Oriente ricordate dal porporato: “comunione e testimonianza”. Il cardinale Sandri ha concluso il suo discorso rivolgendo ai sacerdoti queste cruciali domande: cosa avremo da dire e da offrire al mondo, compresi i nostri fratelli ortodossi e musulmani, se siamo divisi in noi stessi, se c’è divisione nelle famiglie, tra i preti, tra i preti e il vescovo? Quale testimonianza offriamo? Anche i più distanti, se vedono un prete per esempio, che anche vive nell’indigenza, ma vive con dignità e vive il Vangelo di Cristo, cosa potranno obiettare se non invece rimanere stupiti da quella
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