Mons. Tolentino: apertura degli Archivi, luce nuova su Pio XII
Federico Piana - Città del Vaticano
“La storia che si potrà leggere nei documenti farà emergere la figura di Pio XII in tutta la sua luce”. Mons. José Tolentino de Mendonça, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa, ribadisce con convinzione che l’apertura il 2 marzo 2020 degli archivi vaticani sul pontificato di Papa Pacelli “permetterà di avere una visione complessiva e di poter rispondere a degli interrogativi nati in tempi recenti. Per la Chiesa, sarà il momento di riappropriarsi pienamente di una figura fondamentale, ricca anche di santità”.
Luce su un pontificato spesso oggetto di pregiudizi
Gli archivi vaticani restituiranno un’immagine completa di Pio XII, più veritiera di quella entrata nella narrazione corrente, spesso ricca di pregiudizi ed inesattezze. “Ad esempio, sarà sorprendente per molti di noi – afferma mons. Tolentino – scoprire la dimensione dell’opera di carità che Papa Pio XII ha sviluppato intensamente in quegli anni. Il suo pontificato è centrale nel secolo scorso: lo si evince da molte dolorose questioni che il cosiddetto ‘secolo breve’ ha fatto vivere. Sicuramente, l’apertura degli Archivi getterà luce su tante vicende ancora oscure di quel periodo”.
Apertura degli Archivi: segno di amore verso la storia e la verità
In piena sintonia con Papa Francesco, mons. Tolentino spiega che la Chiesa non ha certo paura della storia, anzi: la ama. “In questo contesto, l’apertura degli archivi vaticani su Pio XII dimostra che la Chiesa ha una grande fiducia non solo in quello che i documenti raccontano ma anche nel desiderio di verità di studiosi e storici che li consulteranno. La Chiesa è sicura che un ragionamento rigoroso sui documenti farà emergere una verità che per la Chiesa sarà totalmente da accogliere”.
Il lavoro silenzioso degli archivisti vaticani
Nel discorso di lunedì scorso agli archivisti vaticani, Papa Francesco aveva sottolineato l’importanza del loro lavoro “svolto nel silenzio, lontano dai clamori e che coltiva la memoria” paragonandolo alla “coltivazione di un maestoso albero, i cui rami sono protesi verso il cielo, ma le cui radici sono solidamente ancorate sulla terra”. Mons. Tolentino, si dice affascinato dall’immagine del Santo Padre e aggiunge: “ E’ doverosa una parola di ringraziamento non solo ai 20 archivisti che in questi 13 anni hanno lavorato sul materiale del pontificato di Pio XII ma anche ai 63 dipendenti dell’Archivio Vaticano perché formano una straordinaria equipe in collaborazione con gli organi del suo governo che stanno conducendo questa stagione speranzosa di apertura degli archivi”.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui