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mons. Ivan Jurkovic mons. Ivan Jurkovic 

Santa Sede all'Onu:diritto allo sviluppo è pilastro fondamentale

A Ginevra, l'invito della Santa Sede per voce di mons. Jurkovic: un impegno comune per "promuovere e a realizzare gli obiettivi di sviluppo che sono sostenuti dai nostri più profondi legami religiosi, culturali e valori etici"

Emanuela Campanile - Città del Vaticano

E' citando l'enciclica Caritas in Veritate di Benedetto XVI, la Populorum Progressio di San Paolo VI e la Laudato si' di Papa Francesco, che mons. Ivan Jurkovic ha messo in evidenza durante il suo intervento di ieri a Ginevra, alcuni di quei preziosi principi alla base non solo della Dichiarazione al diritto allo sviluppo dei popoli ma anche del quadro giuridico internazionale. L'occasione è stata la 20ma sessione del gruppo di lavoro sulle opportunità 'per affrontare i problemi del nostro mondo e cercare soluzioni realmente efficaci' organizzata dalle Nazioni Unite. "La Santa Sede  - ha affermato l'osservatore per la Santa Sede - rileva che qualsiasi definizione di sviluppo dovrebbe soddisfare i fondamentali bisogni materiali e non materiali degli individui e ritiene di basilare importanza che le persone umane svolgano un ruolo attivo e partecipino pienamente alla formazione della propria realtà". 

Tra i passaggi più importanti del suo discorso, l'invito a proporre soluzioni alternative alle sfide più pressanti e attuali:

Ogni proficua discussione sullo sviluppo dovrebbe proporre modi alternativi per affrontare efficacemente le disuguaglianze esistenti e il degrado ambientale, offrendo così un modello di integrazione sociale e di conversione ecologica.

Ma è solo dal rispetto della dignità umana che nascono, di conseguenza, tutte quelle buone pratiche in grado di assicurare ai singoli individui uno sviluppo umano integrale: "L'accesso paritario ai servizi indispensabili e alle risorse vitali, compresa l'istruzione, acqua potabile, assistenza sanitaria, energia pulita e terra".

Fondamentale, ha ricordato inoltre, l'osservatore della Santa Sede, "passare dalla decisione all'azione" con l'impegno "a promuovere e attuare uno sviluppo umano che sia radicato nei valori etici fondamentali, che comprenda un dovere internazionale di solidarietà e un dovere morale di riparazione". Forte anche l'invito conclusivo: "Se vogliamo raggiungere gli obiettivi dell'Agenda 2030 dobbiamo fare del nostro meglio per rispondere adeguatamente sia al grido della terra che al grido dei poveri".

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30 aprile 2019, 12:39