La Lev al Salone internazionale del libro di Torino
Luca Collodi – Citttà del Vaticano
Come ogni anno l’Editrice porterà in esposizione tutte le sue ultime novità editoriali, le sue Collane e i testi magisteriali di Papa Francesco e dei suoi predecessori, tra cui Benedetto XVI e San Giovanni Paolo II. Il tema del 32° Salone, “Il gioco del mondo” – dal titolo del libro di Julio Cortázar, che auspica una cultura senza barriere né linee divisorie, capace di saltare i confini e frantumare muri – è presente nella pavimentazione dello stand attraverso un inserto che si ispira al “gioco della campana”. Realizzato in tre colori, bianco, grigio e giallo, questo inserto ricorda uno dei giochi più diffusi dell’immaginario collettivo, in cui dal riquadro di partenza, disegnato con un gessetto (“terra”), avvengono i lanci del sassolino dove saltare su un solo piede, fino all'ultima casella chiamata “cielo”. Tra “Terra e Cielo” la visione dell’editoria vaticana si esprime attraverso la forza della Parola e della spiritualità dell’arte per fare da ponte tra i diversi saperi. Per questo motivo l’allestimento dello stand è stato articolato come una spazialità aperta e permeabile allo scambio delle idee, espressa attraverso delle pareti e librerie curve e grazie ad una spazialità dinamica, capace di favorire l’accoglienza. In occasione dell’appuntamento è stata lanciata attraverso Vatican News una campagna informativa #SociaLEV che illustra il ciclo produttivo dell’Editrice: è composta da cinque brevi video clip che ruotano attorno al viaggio di un monopattino elettrico alla scoperta dei luoghi chiave all’interno e all’esterno del territorio vaticano.
Il nuovo catalogo
“Il nuovo catalogo, afferma fra Giulio Cesarèo, Direttore della Libreria Editrice Vaticana a Radio Vaticana Italia, è accompagnato dal nostro motto “Credere è comunicare”, perché è proprio così: la fede, in fondo, è sempre un atto di comunicazione con Dio e con i fratelli. Il catalogo è organizzato secondo il piano editoriale del Dicastero per la Comunicazione - per capirci, quello presente sul portale di Vatican News - diviso in 'Papa', 'Vaticano', 'Chiesa' e 'Mondo'. E’ molto intuitivo nell’accesso, nell’utilizzo, perché permette attraverso queste quattro categorie, di trovare facilmente gli argomenti o i libri di interesse e questo catalogo, per la prima volta con questi nuovi loghi e motto, segna la completa e definitiva assimilazione, l’ingresso della nostra realtà Lev all’interno del Dicastero della Comunicazione”.
Il piano editoriale
“La nostra realtà editoriale ha una missione: quella di diffondere il magistero del Santo Padre, e il piano editoriale è il modo concreto attraverso il quale questa scelta, questa missione, questo carisma, si concretizza e diventa realtà. Ciò è inevitabile, altrimenti rischieremmo di essere una realtà generica in cui c’è un po’ di tutto e forse niente. Sempre di più, invece, speriamo di apparire come una casa editrice teologica orientata ai temi della Chiesa, della fede cristiana”.
La Lev su social e video
“Questa è una cosa molto bella, nuova, di questi giorni, proprio in vista del Salone del libro di Torino. Si tratta di 5 video della campagna #sociaLev, più il video “Corporate”, che rappresenta un po’ chi siamo, la nostra identità. Questi video, in maniera un po’ simpatica e scanzonata - anche perché il tema del Salone del libro di Torino quest’anno è il gioco - presentano il cammino attraverso il quale uno scritto del Santo Padre, in questo caso l’Esortazione apostolica “Christus vivit”, diventa un libro e arriva nelle librerie. Questo in maniera simpatica perché nel filmato c’è un nostro addetto che gira per le strade del Vaticano con un monopattino elettrico portando libri”.
A giugno le Giornate internazionali dell’editoria cattolica
“Penso, conclude il direttore della Lev fra Giulio Cesarèo, che risenta della crisi, crisi che caratterizza tutto il mondo dell’editoria. In fondo leggiamo di meno perché leggiamo sempre: siamo infatti sempre con il cellulare in mano. Di fatto leggendo sempre, leggiamo meno libri. Ma dall’altro lato, l’editoria religiosa è sana perché ciò che porta è sano, perché il Vangelo è sempre portatore di vita. Quindi, ritrovarci insieme come editori intorno a delle relazioni, a dei temi da condividere, ha lo scopo non soltanto di dire come stiamo, quello che facciamo ma anche di sognare il futuro, sognare un’editoria sempre più 2.0, un’editoria in cui chi legge, chi accoglie il libro, chi accoglie il messaggio ne diventa in qualche modo protagonista. E questo non si può fare da soli. E’ una sfida culturale troppo grande. C’è bisogno di maestri che ci insegnino e di condivisione fra di noi, tra gli editori di tutto il mondo”.
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