Charis in Vaticano, aspettando la Pentecoste
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
Secondo giorno di incontro in Vaticano per i responsabili di tutto il mondo del Rinnovamento Carismatico Cattolico (RCC). In attesa dell'apertura ufficiale di Charis, prevista domenica 9 giugno, Solennità di Pentecoste, e dell'udienza di Papa Francesco, i leaders di questa "corrente di grazia" hanno pregato insieme in Aula Paolo VI.
Il loro sogno, come dichiarato a Vatican News da Jean-Luc Moens, il professore belga nominato moderatore di Charis, è intercedere per la Chiesa e per il mondo, essere "corrente di grazia" e "fare comunione" come auspicato dal Pontefice.
RCC, soffio dello Spirito e sfida per tutti
Una delle caratteristiche del RCC è la grande varietà di espressioni e ministeri che formano quell'unità nella diversità che così tanto attrae e colpisce. Diceva il cardinale Léon-Joseph Suenens, nominato nel 1974 consigliere episcopale RCC da san Paolo VI: "Il Rinnovamento non è un movimento nel comune senso sociologico; non ha né fondatore né Statuti; non è omogeneo; include una vasta gamma di manifestazioni. E' una corrente di grazia, un soffio ravvivante dello Spirito Santo destinato a tutti i membri della Chiesa - laici, religiosi, preti e vescovi. E' una sfida per tutti noi".
Charis acronimo dal doppio significato
Il Catholic Charismatic Renewal International Service, è conosciuto con l'acronimo Charis che, in greco, significa grazia. E chissà che non sia stato un piccolo scherzo dello Spirito Santo: comporre con delle iniziali, una delle parole più preziose che l'uomo conosca.
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