Consiglio di Cardinali: entro settembre al Papa la bozza della nuova Costituzione
Cecilia Seppia – Città del Vaticano
Si concludono oggi i lavori della 30.ma riunione del Consiglio di Cardinali, iniziata lo scorso 25 giugno, alla presenza di Papa Francesco. A dare tutte le delucidazioni ai giornalisti nel corso del briefing in Sala Stampa, col direttore ad interim Alessandro Gisotti, è stato mons. Marcello Semeraro, segretario del Consiglio. Sul tavolo ancora la nuova Costituzione Apostolica sulla Curia Romana il cui titolo provvisorio è “Praedicate evangelium” che, afferma il presule, "arriverà per settembre o al massimo entro fine anno nelle mani del Papa, il quale poi si prenderà i suoi tempi per l’approvazione finale". L’importante documento pontificio è chiamato a sostituire l’attuale Costituzione apostolica “Pastor Bonus” di San Giovanni Paolo II, in vigore dal 28 giugno 1988, composta da 193 Articoli, 2 Adnexum e le successive modifiche introdotte con 3 Motu proprio di Benedetto XVI (2011, 2013 e 2013) e 1 Motu proprio di Francesco (2014).
Enfasi su missione e consultazione
La svolta missionaria, fortemente voluta da Papa Francesco e descritta già nell’Evangelii Gaudium - afferma mons. Semeraro - è evidente nella bozza del testo in cui risuona quell’ “andate e predicate in tutto il mondo”, presente nel Vangelo di Marco che oggi più che mai va letto nel contesto in continua trasformazione in cui l’annuncio della Buona Novella deve sapersi calare. Il presule sottolinea anche l’intensa attività di consultazione e ascolto per la nuova Costituzione a cui seguirà la stesura del testo definitivo da sottoporre al Santo Padre per l’approvazione finale.
Le risposte
Quasi tutti i dicasteri della Curia romana - prosegue Semeraro - hanno dato una prima risposta e fornito dei suggerimenti e contributi, accolti favorevolemente dal Consiglio di Cardinali. La bozza del testo, approvata dal Consiglio, oltre ai Dicasteri è stata inviata anche ai presidenti delle Conferenze episcopali nazionali, ai Sinodi delle Chiese Orientali, ai nunzi apostolici, alle Conferenze dei Superiori e delle Superiori Maggiori e ad alcune Università Pontificie che continuano ad inviare le loro risposte. Il primo feedback in assoluto è arrivato dalla Conferenza episcopale tedesca – aggiunge mons. Semeraro – convinto che questa forma di sinodalità sia in linea con quella richiesta dal Papa, cioè una sinodalità non in termini di luoghi di decisione ma di luoghi di ascolto reciproco e decisioni maturate dall'ascolto.
Altri argomenti presenti nel documento
La Curia – ribadisce mons. Semeraro - è un organismo di servizio ed è bene che prosegua nella strada del cambiamento e della riforma perché questo stesso servizio sia in primis ecclesiale e poi capace di rispondere alle sfide del mondo e della Chiesa di cui si pone a servizio. Rispondendo alle domande dei giornalisti, Semeraro fa presente che nella bozza ci sono aspetti relativi alla promozione della vita e alla sua tutela, quelli riguardanti l’ambiente, la cultura e l’attenzione allo sport, e sulla presenza delle donne nella Chiesa non solo come membri di dicasteri e uffici ma in ruoli chiave e di dirigenza. Non contemplata invece nella bozza la norma sul Papa emerito perché tale figura non fa parte della Curia. Quanto al fatto che il Consiglio dei cardinali nasce come C9 ed ora si è ridotto a C6, Semeraro ricorda che “il numero dei componenti è deciso dal Papa. Essendo però ora arrivati a conclusione di un tipo di attività che riguarda la riforma della Curia, il Papa ha ritenuto opportuno continuare il discorso con chi c’era in origine senza aggiungere ex novo”.
I partecipanti ai lavori
Il Consiglio di Cardinali – si legge nella nota ufficiale diffusa dalla Sala Stampa della Santa Sede - si è riunito per tre giorni: martedì 25, mercoledì 26 e giovedì 27 giugno. Erano presenti i cardinali Pietro Parolin, Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, Reinhard Marx, Seán Patrick O’Malley, Giuseppe Bertello e Oswald Gracias. Presenti inoltre il segretario del Consiglio, Marcello Semeraro, e il segretario aggiunto, mons. Marco Mellino. Il Santo Padre, come di consueto, ha partecipato ai lavori, anche se è stato assente mercoledì mattina per l’Udienza Generale e questa mattina per una serie di udienze al Palazzo Apostolico Vaticano.
Svolgimento dei lavori
Le sessioni di lavoro si sono svolte al mattino dalle 9.00 alle 12.30 e nel pomeriggio dalle 16.30 alle 19.00. Durante la Riunione, per espresso desiderio del Santo Padre, è stata illustrata una parte delle osservazioni pervenute al Consiglio di Cardinali. Mons. Mellino, ha illustrato le proposte al Papa e al Consiglio secondo questo ordine: 1) Osservazioni generali sul testo inviato; 2) Questioni fondamentali da risolvere previamente all’esame del testo; 3) Illustrazione delle osservazioni specifiche pervenute. La consultazione, che ha registrato la risposta della totalità dei Dicasteri della Curia Romana e delle Pontificie Università in Urbe, prosegue per permettere la risposta da parte delle Conferenze Episcopali Nazionali che non hanno potuto rispettare la scadenza.
La prossima riunione
Assieme all’attività di studio e confronto sulle risposte pervenute nel corso della consultazione, martedì 25 giugno alle ore 11, si è tenuta l’Audizione di mons. Pio Vito Pinto, Decano della Rota Romana, che ha svolto una riflessione sull’attività dei Dicasteri che hanno competenza in materia giuridica. La XXX Riunione del Consiglio di Cardinali si concluderà nel pomeriggio alle ore 17.30 al fine di permettere la partecipazione alla Santa Messa che, alle ore 18, sarà presieduta dal Santo Padre all’Altare della Cattedra nella Basilica Vaticana in occasione del 50.mo di matrimonio di Guzmán Carriquiry Lecour, segretario della Pontificia Commissione per l’America Latina con Lídice María Gómez Mango. La prossima Riunione del Consiglio di Cardinali avrà luogo nei giorni 17, 18 e 19 settembre 2019.
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