Al via il Forum internazionale dei giovani, ideale seguito del Sinodo
Michele Raviart – Città del Vaticano
“Il Sinodo dei giovani non è ancora finito. È nella sua fase attuativa” ed “è molto importante adesso aiutare gli stessi giovani a portare nelle Conferenze episcopali e nei movimenti a cui appartengono sia le conclusioni del Sinodo stesso sia le conclusioni che il Papa nella Christus vivit dona alla Chiesa come un frutto maturo del processo sinodale”. Cosi padre Alexandre Awi Mello, segretario del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, ha presentato nella Sala Stampa della Santa Sede il Forum Internazionale dei Giovani, che si svolgerà da domani al 22 giugno presso la casa “il Carmelo” a Sassone di Ciampino, vicino Roma.
Rappresentati 109 Paesi
Il Forum, il cui tema sarà “giovani in azione in una Chiesa sinodale” è promosso dallo stesso Dicastero ed è quindi la continuazione ideale del Sinodo dei vescovi dello scorso ottobre, che aveva come tema “i giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. 246 i ragazzi tra i 18 e i 29 anni che parteciperanno agli incontri di questi giorni, in rappresentanza di 109 Paesi e di 37 comunità e movimenti ecclesiali. 18 i ragazzi che già avevano partecipato al Sinodo di ottobre in qualità di uditori, oltre a quindici responsabili nazionali impegnati nella pastorale giovanile.
Un’opportunità di essere protagonisti
I ragazzi, spiega Mello, “si sentono davvero molto felici perché si rendono conto che la Chiesa ha preso sul serio il compito non soltanto di sentire i giovani ma anche di accompagnarli e aiutarli perché siano i protagonisti. L’attuazione del Sinodo dipende direttamente dai giovani. Sono loro che devono portare nelle loro realtà, nelle loro chiese particolari, nell’università, nella scuola, in tutti i posti dove sono, questo messaggio del Sinodo, questo messaggio del Papa della Christus vivit. Sentono che per loro è un’opportunità di essere ancora più protagonisti nella Chiesa”.
Il programma del Forum
Nella giornata di domani sarà affrontato in retrospettiva il Sinodo e il suo impatto nelle Chiese locali, alla presenza del cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita e il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei vescovi. Giovedì 20 si parlerà dell’esortazione post-sinodale Christus Vivit, mentre il giorno dopo parleranno direttamente i giovani, che illustreranno il loro contributo concreto nella vita della Chiesa. Il Forum culminerà sabato prossimo, quando i ragazzi saranno ricevuti in udienza in Vaticano.
Un Sinodo che non rimanga sulla carta
L’obiettivo concreto, conclude padre Mello, “è capire cosa è stato fatto dopo il Sinodo e dopo la “Christus vivit” nei Paesi dei ragazzi, nei loro movimenti. Poi, riflettere sul messaggio della “Christus vivit”, approfondire questo messaggio del Papa, cosa dice il Papa ai giovani e come loro ricevono questo messaggio. Il terzo giorno sarà proprio la proiezione di tutto questo: cosa si può fare d’ora in poi e noi, come rappresentanti delle nostre realtà ecclesiali, cosa possiamo fare davanti ai vescovi, davanti alle Conferenze episcopali perché il Sinodo non rimanga sulla carta ma sia vita nella vita della Chiesa”.
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