"Tempo del Creato": un mese di preghiera e azione ecumenica
Adriana Masotti - Città del Vaticano
“Partecipiamo tutti al Tempo del Creato!” E’ la sollecitazione che il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale rivolge a tutti i vescovi attraverso una lettera inviata di recente, di cui un comunicato stampa del Dicastero dà oggi notizia. L’invito ai pastori è a preparare questa particolare celebrazione ecumenica mondiale di preghiera e di azione per proteggere la nostra casa comune, della durata di un mese, “come parte della loro responsabilità di guida pastorale”.
Celebrare la vita, proteggere il creato
Al Dicastero si uniscono in questo incoraggiamento il Movimento Cattolico Mondiale per il Clima e la Rete Ecclesiale Panamazzonica, e l'invito è diretto anche a tutte le comunità ecclesiali perché celebrino la vita e proteggano il creato di Dio. Un testo con immagini offre idee per vivere l’evento: dagli incontri di adorazione e preghiera alla raccolta di rifiuti, agli appelli per un cambiamento delle politiche per limitare il riscaldamento globale; e per formare comitati per promuovere l'ecologia integrale e partecipare ad attività di advocacy mettendo in pratica la Laudato si’. Molte diocesi e parrocchie in tutto il mondo stanno già pianificando i loro eventi. Il Tempo del Creato è un momento ecumenico, condiviso dalla Comunione Anglicana, dalla Federazione Mondiale Luterana, dal Consiglio Mondiale delle Chiese e dall'Alleanza Evangelica Mondiale. Il sito web del Tempo del Creato, SeasonofCreation.org/it, contiene ulteriori informazioni in merito.
"La rete della vita": biodiversità a rischio
Il tema suggerito quest’anno dal Comitato direttivo ecumenico è: "La rete della vita", e intende sottolineare la necessità di proteggere la biodiversità. La perdita delle specie sta infatti accelerando. Un recente rapporto delle Nazioni Unite stima che una specie su nove di tutte quelle esistenti oggi sulla Terra è a rischio estinzione. Il Tempo del Creato ha inoltre una forte connessione con il prossimo Sinodo dei Vescovi per l’Amazzonia in cui si discuterà di ecologia integrale. Mauricio Lopez, segretario esecutivo della Rete Ecclesiale Panamazzonica, come si legge nel comunicato, ha affermato che: “Il Tempo del Creato è un'opportunità per riflettere sui modi in cui amiamo le culture in tutta la loro diversità, specialmente la diversità delle comunità nell’Amazzonia. È un'opportunità per amare il volto di Dio e come si presenta nell’Amazzonia”.
Siamo tutti parte della natura
La lettera a cui fa riferimento il comunicato stampa diffuso oggi è firmata da mons. Bruno Marie Duffé, segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Mons. Duffé sottolinea nel testo che “prendersi cura del creato aiuta a proteggere l’eredità che il Creatore ci ha dato, un’eredità essenziale per il nostro benessere”. Ricorda che Papa Francesco nella Laudato si’ ha detto: "Questo ci impedisce di considerare la natura come qualcosa di separato da noi o come una mera cornice della nostra vita. Siamo inclusi in essa, siamo parte di essa e ne siamo compenetrati". Duffé cita anche Papa Benedetto XVI quando, nell’incontro con il clero della Diocesi di Bolzano-Bressanone, a proposito del nostro dovere di custodia della natura ha detto che il compito di "soggiogarla non è mai stato inteso come un ordine di renderla schiava, ma piuttosto come compito di essere custodi della creazione e di svilupparne i doni’".
Cristiani chiamati alla tutela del Creato
Il prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, cardinale Peter Turkson, aveva co-firmato in precedenza un’altra lettera di sostegno al Tempo del Creato, insieme all'arcivescovo di Canterbury, al rappresentante del Patriarca Ecumenico Bartolomeo, e a molti altri. Nel testo si affermava che “con l’aggravarsi della crisi ambientale, noi cristiani siamo urgentemente chiamati ad essere testimoni della nostra fede agendo coraggiosamente per tutelare il dono che condividiamo”. Nel comunicato stampa si riporta la dichiarazione di Tomás Insua, direttore esecutivo del Movimento Cattolico Mondiale per il Clima, che sostiene: “Celebriamo il Tempo del Creato ogni anno perché è parte essenziale della nostra fede. Onorare il Creatore, proteggere i più vulnerabili: questi sono i valori fondamentali che accogliamo come cattolici e come cristiani”.
Card. Barreto: uniti in preghiera e azione
In una intervista alla sezione spagnola di Vatican News il cardinale peruviano Pedro Barreto Jimeno, vicepresidente della Repam, la Rete ecclesiale panamazzonica, spiega che al centro dell’iniziativa del Tempo del Creato c’è la regione Amazzonica, perché è una realtà importante non solo per le comunità locali, ma anche per l’intera umanità. L'Amazzonia infatti produce il 20% dell'ossigeno del mondo ed è una regione che assorbe anche grandi quantità di anidride carbonica, tanto che viene chiamata uno dei polmoni del mondo. Il porporato sottolinea che “con questa iniziativa, si vuole onorare Dio Creatore e proteggere la sua creazione, la sua Casa comune, che è la casa che Egli ci ha dato”. Per il cardinale Barreto aspetto fondamentale della nostra fede è che le comunità locali di tutto il mondo si uniscano in questo movimento globale di preghiera e di azione per la cura della vita e della nostra Casa comune.
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