Caso Orlandi, conclusa una parte dell’analisi morfologica dei reperti di due ossari
Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano
"Alle ore 15.30 si sono concluse per la giornata di oggi le operazioni al Campo Santo Teutonico nell’ambito delle incombenze istruttorie del caso Orlandi. Il prof. Giovanni Arcudi coadiuvato dal suo staff – alla presenza del perito di fiducia nominato dalla Famiglia Orlandi – ha svolto l’analisi morfologica di una parte dei reperti ritrovati negli ossari". È quanto comunica la Direzione della Sala Stampa della Santa Sede precisando che "L’analisi dei reperti, da parte del prof. Arcudi e del suo staff, proseguirà domani, domenica 28 luglio, alle ore 9.00".
Le operazioni medico legali si inseriscono nell’ambito delle incombenze istruttorie del caso di Emanuela Orlandi, la giovane figlia di un dipendente vaticano scomparsa nel centro di Roma il pomeriggio del 22 giugno 1983, e sono riprese questa mattina alle 9.30 al Campo Santo Teutonico, dentro le mura vaticane.
Esami in corso per datare i reperti
In un precedente comunicato, la Sala Stampa della Santa Sede ha precisato che il prof. Giovanni Arcudi, coadiuvato dal suo staff, ha iniziato l’analisi morfologica dei reperti. Si tratta di “ossa, frammenti ossei o ossa frammentate anche di piccole dimensioni”. “L’analisi - si legge - sarà effettuata secondo i protocolli riconosciuti a livello internazionale, in particolare identificando gli elementi, nella struttura ossea, utili a diagnosticare la datazione dei reperti”. Al Campo Santo Teutonico stanno operando oggi, oltre al prof. Arcudi e al suo staff, il personale della Fabbrica di San Pietro e del Centro operativo di sicurezza della Gendarmeria vaticana (Cos). Sono presenti anche il legale e il perito nominati dalla famiglia Orlandi e l’ufficiale responsabile della Polizia giudiziaria del Corpo della Gendarmeria vaticana.
Operazioni e accertamenti
Quella odierna è una nuova fase di accertamenti. Lo scorso 11 luglio erano iniziate al Campo Santo Teutonico le operazioni di apertura delle tombe di due principesse, Sophie von Hohenlohe e Carlotta Federica di Mecklenburgo morte nel XIX secolo. Tali operazioni erano state condotte nell'ambito di verifiche riguardanti il caso Orlandi. Non era stato rinvenuto nessun resto umano, nessuna traccia di bare o urne. Successivamente, la Magistratura vaticana ha disposto l’apertura di due cavità contenenti ossa umane. Lo scorso 20 luglio sono stati quindi portati alla luce i resti di due ossari individuati in un’area attigua alle tombe delle principesse. Oggi ha avuto inizio l'analisi morfologica dei reperti contenuti negli ossari.
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