I manoscritti inediti di Giovanni Paolo II nel libro: “Cristo, la Chiesa e il mondo”
Benedetta Capelli – Città del Vaticano
Cade nel 40.mo anniversario dell’elezione a Pontefice di Giovanni Paolo II la pubblicazione del volume: “Cristo, la Chiesa e il mondo. Catechesi dell’Areopago di Karol Wojtyła – San Giovanni Paolo II”, uscito per la prima volta in lingua polacca nel 2018. La straordinarietà del libro è contenuta nei 39 fogli manoscritti, scritti dal Pontefice polacco quando era arcivescovo di Cracovia, frutto di riflessioni ispirate dal celebre Discorso di San Paolo Apostolo all’Areopago di Atene, e che rappresentano una meditazione profonda sul cristianesimo.
Bussola anche per il cristianesimo di oggi
Nella prefazione firmata dal cardinale Stanisław Dziwisz, arcivescovo emerito di Cracovia e segretario personale di Giovanni Paolo II, il porporato mette in luce l’attualità del testo perché risponde all’esigenza di questi tempi ovvero “la necessità di una catechesi profonda e generale sulle verità della fede, di una catechesi che in modo completo – scrive il cardinale - ci introduca nel mistero dell’opera di Dio nella nostra storia umana”. Le 13 catechesi sono state scritte con ogni probabilità nel 1965, ispirate in maniera importante dal Concilio Vaticano II, sviluppando anche aspetti della Gaudium et spes, la Costituzione Conciliare alla quale lo stesso Wojtyla contribuì.
Cardinale Ladaria: un testo contemplativo
Alla conferenza stampa di presentazione del volume, ha preso parte il cardinale Luis Francisco Ladaria Ferrer, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, che ha definito Giovanni Paolo II, l’apostolo della libertà, sottolineandone la fede profonda. “Questo volume è attuale perché la Sacra Scrittura è sempre attuale – racconta a Vatican News –. San Giovanni Paolo II ha dato una lettura molto bella del discorso di Paolo all’Aeropago. Un discorso attuale che mostra un primo momento di incontro tra il messaggio cristiano e quello greco e che sappiamo finire in un fallimento quasi totale. Però l’incontro ha lasciato il germe di un futuro, di una mutua interazione ed è questa la sfida che il messaggio cristiano oggi deve raccogliere, deve inculturarsi, deve entrare nel dialogo con la cultura del tempo ma rimanendo quello che è”. Per il porporato, il volume può aiutare perché è un testo meditativo, contemplativo. “A me ha colpito l’insieme - insiste - mi ha colpito come ha colpito Giovanni Paolo II quando San Paolo parla del messaggio di Gesù, del Dio ignoto che è poi rivelato in Cristo”.
Cardinale Re: Giovanni Paolo II il mistico
Nel suo intervento, inframezzato da molti aneddoti su Giovanni Poalo II, il cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto emerito della Congregazione per i vescovi, ha sottolineato “la luminosa sintesi delle verità fondamentali della fede” che il volume propone. A Vatican News ha spiegato che “Papa Wojtyla parte dal tema più alto: il tema di Dio, passando al tema dell’uomo e mettendo al centro Cristo che rileva Dio all’uomo e Cristo che fa conoscere all’uomo il senso della vita e il suo destino eterno. Il libro – spiega il porporato – contiene le idee del Concilio Vaticano II vissuto con entusiasmo da Giovanni Paolo II”. Il cardinale Re sottolinea poi come il volume si ispiri al metodo di San Paolo che si era adattato alla mentalità della gente ma rivelando la novità di Cristo. “Un volume semplice – conclude - ma molto ricco di contenuti”.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui