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Il cardinale Luis Ladaria, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede Il cardinale Luis Ladaria, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede 

Sinodo, Ladaria: la missionarietà è fondamentale per la Chiesa

Inculturazione vuol dire adattare il messaggio della Chiesa, che è sempre lo stesso ovunque, alle culture dei diversi popoli. Ne parla il prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, cardinale Francisco Luis Ladaria Ferrer. Quello dell'inculturazione è uno dei temi centrali al Sinodo sull'Amazzonia in corso in Vaticano

Federico Piana – Città del Vaticano

A spiegare come si devono intendere le nuove ministerialità in discussione al Sinodo sull’Amazzonia è il cardinale Francisco Luis Ladaria Ferrer, prefetto della Congregazione per la Dottrina delle Fede, presidente della Commissione teologica internazionale e padre sinodale. Alla nostra domanda risponde così:

Ascolta l'intervista al cardinale Ladaria

R. - “Negli immensi territori amazzonici dove ci sono pochi sacerdoti bisogna sviluppare altre forme di ministerialità, secondo le necessità del momento. Questo è il senso. Si deve far crescere qualcosa già presente nella Chiesa, che esiste già in questi territori, ma che si può sviluppare ancor meglio per il bene pastorale di tutta la comunità”.

Sta pensando a qualche ministero in particolare?

R. - Sì, ad esempio al ministero della catechesi, che è stato citato espressamente. E poi al ministero del lettorato, ai ministeri laicali. Il Sinodo non prende decisioni ma sono questioni che si possono valutare e che il Santo Padre potrebbe considerare, evidentemente.

Un tema di discussione nei circoli minori è stato quello dell’inculturazione della teologia e della liturgia. Secondo lei, in Amazzonia come è possibile realizzarla?

R. - Non sono mai stato in Amazzonia e dunque non conosco la realtà concreta. L’inculturazione è un desiderio che però non è un problema specifico solo di quella regione. In sostanza, è il desiderio che il messaggio della Chiesa, che ovunque è sempre lo stesso, si esprima in un modo adatto alle culture dei popoli. Come realizzare in Amazzonia questa inculturazione non spetta a chi non vive in Amazzonia. Noi possiamo elencare i principi generali: deve essere un’inculturazione che tenga presente i contenuti e la tradizione della fede.

Una proposta di molti padri sinodali è stata quella di migliorare gli insegnamenti nei seminari affinché nel cuore dei futuri sacerdoti possa sbocciare più rigogliosa la volontà missionaria. Pensa sia fattibile?

R. - E’ sempre possibile. Pensare che i sacerdoti debbano avere uno spirito missionario mi sembra un principio fondamentale. Questo è chiaro.

Il Sinodo ha posto l’accento anche sul saccheggio delle risorse amazzoniche e sull’aggressione subita da una terra devastata dall’avidità e dalla cupidigia. La Chiesa in che modo può aiutare meglio i popoli indigeni nella difesa del proprio bioma?

R. - Sicuramente mediante una azione collettiva di tutta la Chiesa, con opportune dichiarazioni degli episcopati locali. Ma anche con investimenti etici e non diretti ad aziende che sfruttano quei territori.

Si è parlato anche della creazione di un organismo internazionale a difesa delle popolazioni locali…

R. - Sì. Ma sono decisioni concrete che non può prendere il Sinodo.

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18 ottobre 2019, 09:30