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Papa Montini in diretta mondiale dall’Uganda via satellite

La storica visita di Paolo VI in Uganda fu anche la prima mondovisione in diretta televisiva via satellite di un viaggio apostolico dal continente africano. Venne realizzata da Telespazio e Rai che per l’occasione costruirono a Kampala una stazione trasmittente trasportata via nave tre mesi prima

Eugenio Bonanata – Città del Vaticano

Cosa centra la visita di Papa Montini in Africa con il Web Doc sui sessant’anni della Filmoteca Vaticana? Nell’archivio è conservata una pellicola sullo storico viaggio compiuto dal 31 luglio al 2 agosto 1969, che ha stimolato il quinto episodio della serie dal titolo ‘Dio benedica l’Africa’. Sono parole dello stesso Paolo VI pronunciate nel suo discorso durante la cerimonia di benvenuto all’aeroporto di Entebbe in Uganda.

Parole profetiche

“Paolo VI fu profetico”, afferma il cardinale Matteo Zuppi che ricorda l’alto valore ecumenico della tappa al santuario dei 22 martiri ugandesi uccisi a fine Ottocento. “Molti di loro non erano cattolici”, precisa l’arcivescovo di Bologna. Un fatto sottolineato anche dall’incontro che Montini ebbe con alcuni esponenti di fede islamica nella Nunziatura di Kampala. “Noi siamo sicuri di essere in comunione con voi” – disse – “quando imploriamo l'Altissimo di suscitare nel cuore di tutti i credenti dell’Africa il desiderio della riconciliazione, del perdono così spesso raccomandato nel Vangelo e nel Corano”.

L’incontro con i rappresentanti dell’Islam

Nell’occasione Paolo VI fece un paragone mai più ripetuto, associando al martirio alcuni credenti musulmani. “E come non associare alla testimonianza di pietà e di fedeltà dei martiri cattolici e protestanti la memoria di quei confessori della fede musulmana, la cui storia ci ricorda che sono stati i primi, nel 1848, a pagare con la vita il rifiuto di trasgredire le prescrizioni della loro religione?”.

L’attualità

La visita in Uganda viene spesso ricordata per l’incoraggiamento alla maturità rivolto alla giovane Chiesa africana, per la promozione umana e per la ricerca della pace. E c’è anche un motivo tecnologico: per l’evento è stata effettuata la prima trasmissione in diretta televisiva mondiale via satellite dal continente africano. Un’iniziativa gestita da Telespazio, in collaborazione con la Rai, che ha consentito la fruizione delle immagini ad un gran numero di persone e che ha comportato un grande sforzo progettuale nonché il trasporto via nave di tutta l’attrezzatura necessaria per installare una stazione satellitare a Kampala. 

La modernità

“Il sistema – spiega Maurizio Cappelli, già dirigente di Telespazio – era composto da gruppi elettrogeni, batterie, tre pullman di ripresa e un’antenna da otto metri di diametro costruita appositamente, che venne trasportata a spicchi e montata sul posto. Attualmente – aggiunge – la struttura dell’antenna viene conservata all’interno del museo di Telespazio presso il centro spaziale del Fucino (L’Aquila) che è il più grande teleporto del mondo”.

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16 novembre 2019, 09:00