Mons. Fernando Chica Arellano Mons. Fernando Chica Arellano 

Il mondo chiede moralità nel governo degli organismi internazionali

“Leadership, etica e cooperazione internazionale”, tema al centro del Seminario organizzato oggi a Roma dalla Missione permanente della Santa Sede presso la Fao, l’Ifad ed il Pam e dalla Fondazione vaticana Joseph Ratzinger Benedetto XVI.

Roberta Gisotti – Città del Vaticano

Un severo richiamo alla responsabilità nella governance degli organismi intergovernativi è arrivato da monsignor Fernando Chica Arellano, osservatore permanente della Santa sede presso la Fao, l’Ifad ed il Pam - le tre agenzie dell’Onu dedicate all’agricoltura e all’alimentazione - che ha concluso i lavori del Seminario di studi internazionali dedicato al tema “Leadership, etica e cooperazione internazionale”. L’incontro, ospitato nella sede del Fondo per lo sviluppo agricolo, è stato moderato da padre Federico Lombardi, presenti delegati della Fao e dell’Ifad, insieme a studiosi della materia etica, che interpella varie discipline.

La sete di equità e giustizia

“Solamente un’azione concertata” “nella consapevolezza che il destino di ognuno di noi è strettamente interconnesso con quello degli altri” – ha osservato il rappresentante vaticano - potrà offrire soluzioni “ai grandi problemi che la comunità internazionale deve fronteggiare”. “La sete di equità e di giustizia” – ha aggiunto - si riverbera dalla dimensione interpersonale a quella statale e intergovernativa, per cui si richiede sempre più “una moralità delle organizzazioni internazionali, da sempre intese a garantire la salvaguardia dell’umanità”. Diversamente, assistiamo ad “ondate di populismo, nazionalismo e isolazionismo” – ha ammonito – che “minacciano la stabilità dell’ordine giuridico internazionale e la capacità della comunità internazionale di far fronte alle minacce politiche”; movimenti ideologici che sono aumento ed “incupiscono la scena pubblica, sminuendo o annichilendo quelle grandi questioni che ancora oggi attanagliano la società, come il fenomeno della mobilità umana, i cambiamenti climatici, l’aumento delle disuguaglianze e la povertà”.

Combattere corruzione e scarso rendimento

Da qui l’invito rivolto alle organizzazioni intergovernative perché sappiano rinnovare le loro leadership e combattere al loro interno i mali della “corruzione”, “dell’appropriazione indebita” e “dello scarso rendimento”, che allontanano dalla missione ricevuta, “tradendo i principi della morale e le norme di giustizia sociale”, causando “una disaffezione delle persone nei confronti delle istituzioni” e “provocandone un conseguente indebolimento”. Cosicché - ha constatato monsignor Chica Arellano - le organizzazioni intergovernative, che pure sono “essenziali per far fronte alle grandi sfide che affliggono il nostro tempo” “non sempre riescono ad essere attendibili ed affidabili nel loro agire”.

Promuovere una cultura delle virtù

Non basta però rinnovare le norme giuridiche, i codici disciplinari o di comportamento dei dipendenti – ha sottolineato monsignor Chica Arellano - per correggere le “distorsioni del sistema” “se non si prende sul serio la necessità di promuovere e implementare una leadership etica” oltre che “una cultura delle virtù”. A livello internazionale, diviene infatti “sempre più ardente, l’esigenza che i comportamenti dei leader siano sempre più ispirati dall’etica, considerando che da loro dipendono le sorti di popoli interi”.

L’etica basata sulla persona

“L’etica basata sulla persona diviene, quindi, il fondamento “di ogni iniziativa a sostegno dello sviluppo di tutti i popoli”, consentendo “di creare una realtà” che sia “luogo d’incontro e di dialogo tra le molteplici identità, cioè tra visioni politiche, economiche, culturali e finanche religiose differenti”.

Partire dal cuore per essere gli uni per gli altri

Poi una domanda finale di monsignor Chica Arellano. “Chiediamocelo sinceramente noi convenuti quest’oggi: abbiamo nel cuore questi propositi?”, riferendosi a quanto ebbe a dire Paolo VI alla Fao, quasi 50 anni fa, nel 1960: “Il benessere delle persone è nelle nostre mani, ma è necessario volerlo costruire insieme, gli uni per gli altri, gli uni con gli altri, mai più gli uni contro gli altri”.

 

 

 

 

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16 dicembre 2019, 15:16