Quando i campioni olimpionici cucinano per i bimbi
Giampaolo Mattei - Città del Vaticano
Non puoi che fare solidarietà sul serio, anche attraverso il linguaggio concreto e fraterno dello sport, se per coach spirituale hai Papa Francesco: oggi Athletica Vaticana, l’associazione sportiva della Santa Sede, ha accompagnato i bambini assistiti nel dispensario pediatrico vaticano Santa Marta nel Centro sportivo delle Fiamme Gialle a Castelporziano per vivere una giornata di festa, con la condivisione di un pranzo natalizio e alla scoperta dei “segreti” dei grandi campioni olimpionici. Sono stati gli stessi atleti — medagliati olimpici e mondiali tra cui Tania Cagnotto, Fabrizio Donato e Antonella Palmisano — ad accogliere i bambini, con i loro familiari, e anche a cucinare il pranzo, a servirlo a tavola. E poi, gesto affatto scontato, a sparecchiare e ripulire. E non sono mancati doni per tutti e una simbolica torta per fare gli auguri al coach Papa Francesco, alla vigilia del suo compleanno. Si è trattato in realtà della restituzione di una vista: a Pasqua gli atleti delle Fiamme Gialle si erano personalmente recati in Vaticano a incontrare le famiglie nella sede del dispensario, portando materiale scolastico e sportivo per i bambini oltre alle tradizionali uova di cioccolato.
Una testimonianza solidale, spirituale e culturale
Oggi a Castelporziano si è vissuta una singolare “giornata della misericordia”, rilanciando l’insegnamento del Papa per prepararsi per davvero al Natale: le famiglie in difficoltà che trovano nel dispensario un aiuto e un incoraggiamento dai medici e dagli operatori, tutti volontari; gli atleti professionisti del prestigioso gruppo sportivo della Guardia di Finanza e anche i podisti “biancogialli”, cittadini e dipendenti vaticani che non vogliono “correre e basta” ma rilanciare una testimonianza solidale, spirituale e anche culturale tra coloro che incrociano nei “santuari” dello sport. Con questo stile — in pista, in palestra, in pedana e in piscina — in un clima di famiglia i campioni hanno spiegato ai bambini, ma anche ai genitori, i “segreti” dei loro sport, insegnando anche qualche “piccolo passo” sportivo per divertirsi e consigliando qualche semplice esercizio fisico per stare meglio. Ad accompagnare famiglie e bambini del dispensario c’erano la direttrice, suor Maria Antonietta Collacchi, religiosa delle Figlie della Carità, con la volontaria “tuttofare” Valentina Giacometti, e Michele Gambardella, psicologo e logopedista. Con loro anche alcuni rappresentanti di Athletica Vaticana, con il presidente monsignor Melchor Sánchez de Toca, sotto-segretario del Pontificio consiglio della cultura.
Sport e solidarietà
I campioni delle Fiamme Gialle non sono atleti “da vetrina”, vanno al sodo. Tania Cagnotto, campionessa del mondo di tuffi, un’infinità di titoli in bacheca, è appena rientrata in gara, vincendo, dopo la maternità. E non ha voluto mancare all’appuntamento con i bambini del Dispensario. «Siamo qui per crescere come persone» ha detto Fabrizio Donato, capitano della nazionale italiana di atletica leggera (nel salto triplo medaglia olimpica e recordman di presenze ai Giochi, oltre che campione europeo). «Lo sport è solidarietà — ha affermato — e anche se si praticano discipline individuali comunque sempre si è parte di una squadra. In gara siamo tutti avversari leali ma anzitutto siamo amici che non si tirano indietro quando c’è bisogno di dare una mano». Accanto al generale Fabio Aniello, comandante del Centro sportivo, il generale Vincenzo Parrinello, comandante del Gruppo polisportivo, ha una proposta: «Se tutte le grandi società sportive si impegnassero a stare accanto davvero a persone in difficoltà, non in modo occasionale e non solo nel periodo di Natale, darebbero loro un’opportunità creando una rete di solidarietà in cui il mondo dello sport, con i suoi campioni, ha molto da dire. Le Fiamme Gialle ci sono per le persone povere, per gli ammalati. E ci sono anche per i ragazzi cosiddetti “difficili”, con progetti di educazione alla legalità che ci riempiono di soddisfazione più di una medaglia». Non basterebbe la pagina del giornale per elencare medaglie e record degli atleti che a Castelporziano hanno vissuto la giornata di festa con i bambini. Ha confidato Antonella Palmisano, bronzo mondiale nei 20 chilometri di marcia: «Ci sono sempre quando con le Fiamme Gialle diamo vita a iniziative solidali, con i più poveri, negli ospedali e anche nelle scuole. Sono convinta che lo sport ci fa diventare persone migliori. Per me è una ricchezza interiore poter girare il mondo e conoscere storie, culture diverse, condividendo la vita di tanti popoli».
Gli atleti hanno ascoltato storie e testimonianze della vita quotidiana del dispensario
«Offriamo gratuitamente assistenza alle famiglie con bambini, senza tessera del servizio sanitario» ha spiegato suor Antonietta, aggiungendo: «Sono soprattutto stranieri e certo non guardiamo alla provenienza o alla religione. Da noi trovano servizi di pediatria, ginecologia, ecografia, oculistica, allergologia, dermatologia, psicologia, cardiologia, ortopedia, gastroenterologia, chirurgia e logopedia. L’assistenza medica è garantita da medici specialisti che offrono gratuitamente la loro professionalità». Il dispensario «cerca di far arrivare alle famiglie bisognose anche le medicine e i prodotti di prima necessità per i bambini — latte in polvere, pannolini, omogeneizzati, pappe — e, se possibile, anche per i genitori: parliamo di 350 bambini con un’attenzione diretta per circa mille persone». Ma soprattutto, ha raccontato la religiosa agli atleti della Guardia di Finanza, «questo servizio è reso possibile dal lavoro dei volontari che, ogni giorno, si alternano per seguire con affetto e semplicità i nostri piccoli assistiti con l’idea che il dispensario è anzitutto una famiglia nella quale confidarsi e confrontarsi».
Il Dispensario si avvia a compiere 100 anni. Con i piccoli il Papa festaggia il suo compleanno
È infatti il 1922 l’anno di nascita del dispensario — oggi fondazione presieduta dal cardinale elemosiniere Konrad Krajewski — che è stato benedetto da Pio XI e poi sostenuto da tutti i Papi, e subito affidato alle suore Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli. Lo stile è sempre quello della solidarietà e dell’attenzione alla dignità di ciascuno, ha insistito suor Antonietta, «e oggi più che mai cerchiamo di salvare le famiglie dai rischi connessi con il mercato del lavoro nero, la droga e la prostituzione». Ed è proprio con loro, con i piccoli del dispensario Santa Marta, che il Papa desidera festeggiare il suo compleanno. «Francesco ci ricorda sempre — ha confidato la religiosa — che il dispensario ha il suo punto di forza nell’accoglienza che mette al primo posto la tenerezza, insieme con la consapevolezza che oggi più che mai le persone che vivono nel bisogno vengono scartate, guardate con diffidenza e persino con fastidio». Perciò ecco che «in un mondo ossessionato dalle apparenze il dispensario risponde con una semplicità che ogni giorno si rende operosa tra le tante urgenze di quanti bussano alla nostra porta». Quelle persone, ha affermato suor Antonietta, «devono sentirsi a casa, vanno guardate negli occhi e noi non abbiamo paura di toccare le loro ferite».
Il gemellaggio solidale tra Athletica Vaticana e Fiamme Gialle
Ma la solidarietà non s’improvvisa e il gemellaggio solidale tra Athletica Vaticana e Fiamme Gialle è a getto continuo: giovedì scorso, nel prestigioso scenario del Coni, gli atleti della Guardia di Finanza hanno assegnato agli amici atleti vaticani il premio “Compagni di viaggio”. L’abbraccio con i bambini e le famiglie del dispensario Santa Marta perciò non è un caso: fa parte di un progetto concreto di solidarietà. E se, appunto, per coach hai Papa Francesco, carità e spiritualità fanno rima anche nel linguaggio dello sport. Ed è esattamente con questo stile che Fiamme Gialle e Athletica Vaticana il 21 maggio 2020 organizzeranno insieme il Meeting internazionale “We Run Together”, proprio a Castelporziano, per una condivisione del “pane sportivo”.
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