Gli auguri di Natale della Guardia Svizzera
Eugenio Bonanata – Città del Vaticano
Il filmato natalizio della Guardia Svizzera Pontificia ha coinvolto simbolicamente tutta la grande famiglia del corpo che ha la missione di proteggere il Papa. L’idea è stata quella di formare un albero di Natale ‘umano’ disponendosi nel cortile della caserma con una fiaccola in mano. Una scena suggestiva, girata di notte e con riprese effettuate dall’alto per dare un’ emozione in più. “L’invito a partecipare – spiega il sergente Urs Breitenmoser, responsabile dei media della Guardia Svizzera Pontificia - è stato esteso a tutti i nostri reparti, dall’armeria fino alla sartoria”.
La dimensione collettiva
Alla realizzazione della breve video clip hanno preso parte alcuni ufficiali con le famiglie, le Suore Albertine che gestiscono la cucina, una delle professoresse di Italiano con un allievo e diverse ex guardie attualmente in servizio di supporto in mensa. “Abbiamo scelto un’immagine simbolica che ci raffigurasse tutti insieme – chiarisce Breitenmoser – per ribadire il messaggio che tutti collaborano quotidianamente a portare avanti la nostra missione”.
Missione compiuta
Si tratta dell’ultima puntata della serie ‘#1506, la Guardia Svizzera si racconta’, lanciata esattamente un anno fa. Una produzione firmata Vatican Media e Officina della Comunicazione sotto l’egida del Dicastero per la Comunicazione composta da 12 appuntamenti che nel corso del 2019 hanno svelato ‘in presa diretta’ diversi aspetti della vita quotidiana del Corpo. Un’iniziativa per consentire ai giovani elvetici interessati a far parte del corpo di farsi un’idea più precisa di cosa significa essere una Guardia Svizzera.
Contatto diretto
“Obiettivo raggiunto”, dice Breitenmoser ricordando alcuni temi affrontati nelle puntate precedenti come l’addestramento, il giuramento, l’uniforme e il servizio d’onore. “Molti ragazzi svizzeri – prosegue - si sono avvicinati al nostro mondo proprio grazie a queste clip e alla partecipazione di nostri membri a raduni, fiere e altri appuntamenti del genere”. Per il futuro, anche grazie alle numerose visualizzazioni su YouTube, la strategia di comunicazione della Guardia Svizzera Pontificia proseguirà sulla strada della divulgazione e della promozione attraverso l’audiovisivo e i social, senza mai trascurare il contatto diretto.
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