Dal libro alla Tv con le parole del Papa sul cibo
Eugenio Bonanata – Città del Vaticano
“Il sale è l’elemento che dà sapore e che conserva e preserva gli alimenti dalla corruzione”.
Il Papa ha usato questa metafora all’Angelus del 9 febbraio scorso invitando i cristiani a non chiudersi nel proprio recinto, ma ad ascoltare il grido degli ultimi e degli esclusi. A ben vedere, Francesco ricorre spesso ad immagini legate al cibo o alla cucina nei suoi discorsi.
Il menù spirituale
Tant’è che un sacerdote, don Pierluigi Plata, ha raccolto molte di queste citazioni in un volume pubblicato nei mesi passati dalla Libreria Editrice Vaticana (LEV). S’intitola ‘Apparecchiare la santità’ e propone un percorso che ruota attorno al parallelismo tra cibo e santità arrivando a definire un vero e proprio menù spirituale settimanale alla portata di tutti.
La divulgazione
“Volevamo provare ad avvicinare alla predicazione del Papa anche i più distratti e lontani”, dice il direttore editoriale della LEV fra Giulio Cesareo. Ed è proprio da qui che è nata la nuova l’idea di tradure il libro in un format audiovisivo. “Ne è venuta fuori una serie ‘sperimentale’ - afferma don Plata - composta da sei puntate della durata grosso modo un quarto d’ora ciascuna che verranno messe a disposizione del circuito televisivo cattolico Corallo”.
La formula
La partenza è in calendario il prossimo 20 febbraio con il primo appuntamento dedicato al lievito. Gli altri seguiranno a cadenza settimanale, ogni giovedì. Successivamente arriverà anche la versione Web, con puntate più brevi. Ma quali sono i punti chiave del format? “Un sommario, un breve intervento d’archivio del Papa e poi un racconto in presa diretta di un’esperienza sociale che - spiega l’autore - rappresenta l’applicazione concreta delle parole di Francesco”.
La narrazione umana
Altri due elementi completano il programma: una lectio di don Plata che legge e commenta il Vangelo e il piatto preparato da una suora con l’ingrediente citato in apertura dal Pontefice. “L’obiettivo dell’iniziativa - ribadisce Plata - è anche quello di cercare di rispondere all’invito di Francesco a favore di una narrazione umana, basata su storie edificanti. Nei nostri reportage - conclude - diamo spazio a vicende belle, vere e buone. E ce ne sono tante in giro che meritano di essere conosciute e condivise”.
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