Vaticano, i dicasteri lavorano a ranghi ridotti e da remoto
VATICAN NEWS
Ultimo aggiornamento 24.03.2020 ore 18.44
La Santa Sede precisa ulteriormente le disposizioni dell’11 marzo scorso e - riferisce un comunicato della Sala Stampa vaticana - “allo scopo di evitare l’ulteriore diffusione del Covid-19”, pur non sospendendo la propria attività, affida ai responsabili dei Dicasteri "il compito di continuare ad assicurare i servizi essenziali alla Chiesa Universale predisponendo contingenti minimi di personale in ufficio e incentivando per quanto possibile il lavoro da remoto, in modo da limitare gli spostamenti dei dipendenti e al contempo garantire l’esercizio del ministero petrino".
Inoltre, conclude la nota ufficiale, “in caso di contatto di dipendenti della Santa Sede o cittadini dello Stato della Città del Vaticano con il coronavirus, la Direzione Sanità e Igiene ha predisposto un protocollo per la comunicazione tempestiva dei casi alle autorità sanitarie del luogo di residenza e a quelle dello Stato della Città del Vaticano”.
In una successiva dichiarazione, rispondendo alle domande dei giornalisti, il direttore della Sala Stampa Vaticana, Matteo Bruni ha affermato che "allo stato attuale sono quattro i casi di positività al coronavirus riscontrati: oltre al primo di cui si è data precedentemente notizia, si tratta di un dipendente dell’Ufficio Merci e di due dipendenti dei Musei Vaticani".
"Le quattro persone - precisa Bruni - erano state poste in isolamento in via cautelativa prima che risultassero positive al test e il loro isolamento dura ormai da oltre 14 giorni; attualmente sono in cura in strutture ospedaliere italiane o presso la propria abitazione”.
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