L'augurio di Pasqua della Congregazione per l'Educazione cattolica
Gabriella Ceraso - Città del Vaticano
Vicini a tutti quanti coloro che, nelle scuole e nelle università, stanno facendo fronte alle difficoltà legate all'emergenza sanitaria, e solidali con i giovani per i quali si chiede un accompagnamento speciale. Sono questi i punti chiave del comunicato che il Prefetto e il Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica scrivono per la prossima Pasqua.
Fragilità e nuove energie
Il tempo che stiamo vivendo ha colto tutti impreparati e ha cancellato ogni certezza, scrivono il cardinale Giuseppe Versaldi e il Segretario della Congregazione monsignor Vincenzo Zani. Le fragilità umane sono tutte emerse e con esse squilibri sociali e egoismi individuali, "abbiamo il dovere - dicono - di tornare a sentire più in profondità il senso dell’esistenza, di trovare il modo per ricominciare a vivere, ripartendo da basi nuove, anche se sappiamo che non sarà più come prima".
L'energia spirituale va ricercata, secondo il modello dato dal Papa, andando all'origine della nostra unione con Dio, al sacrificio di Gesù fattosi uomo e morto per noi e tornando a credere con rinnovata forza che "la morte e la risurrezione di Gesù Cristo dischiudono una prospettiva di vita che non avrà fine e che ci permette di guardare con fiducia e fondata speranza al futuro".
Vicini ai giovani con speranza
Ne nasce il grande incoraggiamento e la vicinanza che la Congregazione esprime a tutte le scuole cattoliche, le Facoltà Ecclesiastiche e le Università Cattoliche e un ringraziamento speciale a chi sta coordinando le attività "attraverso le modalità telematiche per assicurare la continuità e la regolare conclusione dell’anno in corso".
L'importante è dunque, facendo fronte a mancanze e difficoltà nate dalla repentinità della crisi, organizzarsi bene per l'avvenire, non conoscendo i tempi dell'emergenza. Dunque aggiornamento e soprattutto sostegno ai ragazzi. "Sollecitiamo - scrivono i vertici della Congregazione - tutti a dare sostegno e sicurezza ai ragazzi e ai giovani, e ad affrontare con pazienza e con intelligente e attiva collaborazione questo momento speciale per il tempo che sarà necessario".
Rinnovare la nostra fede
"Questa crisi - conclude il comunicato - può diventare un’occasione perché le istituzioni educative cattoliche in tutto il mondo confermino la testimonianza della propria identità e missione come comunità di fede e di carità. Infine l'augurio pasquale che rivolgiamo a tutti è di rinnovare la nostra fede nel mistero-realtà della risurrezione del Figlio di Dio che dà senso e illumina ogni cosa. Questo ci sprona ad aprire il nostro cuore e la nostra mente a Dio e ai fratelli con coraggio e determinazione, e a investire i nostri talenti in questo tempo presente”.
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