Hebdomada Papae: il Gr in latino del 23 maggio
“HEBDOMADA PAPAE”
Notitiae Vaticanae Latine redditae
Die 23 mensis Maii anno MMXX
(TITOLI)
Missa Francisci pro centesimo anno ab ortu Ioannis Pauli II: viri orantis, proximi et iusti, scilicet misericordis.
Papa scribit ad Pontificias Operas Missionarias: missio – inquit – est opus Spiritus Sancti, non calliditatis vel facultatis novos fideles sibi comparandi.
Annus extraordinarius Litteris Encyclicis Laudato si’ dicatus. Papa confirmat: cura creaturarum corroboranda est.
Ex imo corde ómnibus vobis audiéntibus salútem dicunt Catharína Agorelius et Alexánder De Carolis, qui huic editióni nuntiórum latína língua prolatórum interéstis.
(SERVIZI)
Feria secunda, die 16 maii, Pontifex celebravit Missam in Basilica Sancti Petri apud sepulcrum sancti Ioannis Pauli II, saeculo ab eiusdem ortu elapso. In homilia Franciscus tria praecipua indolis Papae Wojtyła illustravit: orationem, propinquitatem populo et plenum intellectum iustitiae, qui numquam seiungi potest a misericordia. En síngula:
Centesimo occurrente anniversario ortus sancti Ioannis Pauli II, Papa Franciscus Missae apud sepulcrum in Basilica Sancti Petri praefuit. Ultima haec erat ex Missis matutinis visifica imagine transmissis et a Pontifice celebratis abhinc diem 19 martii post intermissionem celebrationum pestilentiae viri coronarii 19 causa. In homilia Papa haec recordatus est, quod «Dominus diligit populum suum, visitavit Dominus populum, pastorem misit» et tria haec ostendit lineamenta boni pastoris, quae in sancto Ioanne Paulo II emicuerunt: «Oratio, proximitas populi et amor iustitiae». Sanctum praecessorem suum uti «speculum episcopi orantis» effinxit, exemplum propinquitatis «magnis et parvis, proximis et longinquis», qui donum nobis reliquit iustitiam Dei misericordem et iustam percipiendi.
Missio donum est gratuitum Spiritus, non fructus calliditatis. Haec dicit Papa in nuntio suo Pontificiis Operis Missionariis pro earundem annua Sessione Plenaria exarato, quae propter universalem pestilentiam dilata est. In missionario ardore – affirmat Franciscus – gratia translucet pro acceptis, quae nihil est cum facultate novos fideles sibi comparandi. Summa sequitur nuntii:
Missio a Spiritu suscitatur, nullis subicitur cogitatis moderatorum. Haec summa extrema dici quoquo modo potest nuntii a Papa ad Pontificias Operas Missionarias missi. Attento ac sincero examine Franciscus e campo omnes exigit rationes evangelicum nuntium habentes tamquam «opus facultatis asseclas sibi comparandi more rei politicae culturalisve, psychologicae vel religiosae», innisum «praecipuis rationibus praeceptionis» et «exemplaribus mundanae alactritatis» allectum ac suipsius exhibitionis celebritatis quaerentis proposita. Missio – scribit Papa – eo insignitur, quod est «opus Spiritus Sancti, haud vero effectus nostrarum cogitationum et propositorum». Missionarius – adhuc prosequitur – humiliter movetur homines attingens «ubi et sicuti sunt», nec populum Dei considerat tamquam «vulgum ignavum, qui semper refoveri ac stimulari eget». Licet oporteat – concludit Franciscus – novas quaerere vias, opus est nobis tamen prospicere exterius, non in nos tamquam in speculum inspicere, exonerare instituta potius quam eadem ingravare.
(NEWS)
A die 16 ad diem 24 maii celebratur «Hebdomada Lauderis», a Dicasterio ad integram humanam Progressionem fovendam instituta, quinque annos post editas Litteras Encyclicas Papae. Hebdomada praecedit initium Anni specialis anniversarii “Lauderis”, qui die 24 maii inibit et multa incepta proponet de «oecologica conversione». Post precationem Regina Caeli diei 17 maii praeteriti, Franciscus iteraverat adhortationem in meditationem et in munus commune, ut habitus propagentur curae creaturarum intenti.
Delegatio athletarum Papam Franciscum convenit post Audientiam Generalem feria quarta die 20 Maii habitam. Athletis participandus erat congressus, cui titulus «We run together» seu «Currimus insimul», a coetu Athletica Vaticana institutus, sed propter universalem pestilentiam dilatus. Benefica auctio proponitur – enarravit Pontifex – cuius merces largietur operatoribus publicae salutis in valetudinariis «Papa Ioannes XXIII» Bergomensi et «Fundatio Poliambulanza» Brixiensi, primis virorum, qui his diebus pestilentiae «in discrimen devocant vitam suam, ut alios faciant salvos».
Haec ómnia sunt pro hac editióne; conveniémus íterum sabbato próximo, eadem hora.
“HEBDOMADA PAPAE”
Notitiae Vaticanae Latine redditae
23 maggio 2020
(TITOLI)
La Messa di Francesco per il centenario di Giovanni Paolo II, uomo di preghiera, vicinanza e giustizia che è misericordia.
Il Papa scrive alle Pontificie Opere Missionarie: la missione, afferma, è opera dello Spirito Santo, non di strategie o proselitismo.
Anno Speciale dedicato alla Laudato si’. Il Papa ribadisce: più forza alla cura del Creato.
Un cordiale buongiorno a tutti voi da Katarina Agorelius e Alessandro De Carolis e bentrovati a questa edizione del notiziario in lingua latina.
(SERVIZI)
Lunedì 18 maggio il Pontefice ha celebrato la Messa nella Basilica di San Pietro presso la Tomba di San Giovanni Paolo II a cento anni dalla sua nascita. Nell'omelia Francesco ha sottolineato tre tratti della personalità di Papa Wojtyla: la preghiera, la vicinanza alla gente e un senso pieno della giustizia che non si può mai separare dalla misericordia. Il servizio:
Nel centesimo anniversario della nascita di San Giovanni Paolo II 18 maggio, Papa Francesco ha presieduto la Messa alla sua tomba nella Basilica di San Pietro. Questa era l’ultima delle Messe del mattino celebrate in diretta streaming dal Pontefice dal 9 marzo scorso, in seguito alla sospensione alle celebrazioni imposta alla pandemia del Covid-19. Nell’omelia il Papa ha ricordato che “Il Signore ama il suo popolo, il Signore ha visitato il suo popolo, ha inviato un pastore” ed ha indicato tre tracce del buon pastore che sono in San Giovanni Paolo II: “La preghiera, la vicinanza al popolo, e l’amore alla giustizia”. Ha sottolineato che il suo santo predecessore era un “modello di vescovo che prega”, un esempio della vicinanza “ai grandi e ai piccoli, ai vicini e ai lontani” e che ci ha lasciato il dono di sentire “che la giustizia di Dio” è misericordiosa e giusta.
La missione è dono gratuito dello Spirito, non l’esito di strategie. Lo afferma il Papa in un messaggio alle Pontificie Opere Missionarie scritto in occasione della loro plenaria annuale rinviata a causa della pandemia. Essere missionari, ribadisce Francesco, è il riflesso della gratitudine per quanto si è ricevuto e non ha nulla a che fare con il proselitismo. La sintesi del Messaggio.
La missione suggerita dallo Spirito, non pianificata dal management. Sta qui, in estrema sintesi, il cuore del messaggio del Papa alle Pontificie Opere Missionarie. Con una disamina intessuta di grande franchezza, Francesco sgombra il campo da qualsiasi visione che consideri l’annuncio del Vangelo un’azione di “proselitismo politico o culturale, psicologico o religioso”, basata, scrive, su “percorsi di addestramento dedicati” e tentata da “modelli di “efficientismo mondano”, come pure di autopromozione in “chiave pubblicitaria”. La missione, scrive il Papa, ha la caratteristica di essere “opera dello Spirito Santo e non conseguenza delle nostre riflessioni e intenzioni”. Il missionario, afferma ancora, si muove con “umiltà” e raggiunge le persone “lì dove sono e così come sono”, senza considerare il popolo di Dio alla stregua di “una massa inerte, che ha sempre bisogno di essere rianimata e mobilitata”. Bisogna sì cercare vie nuove, conclude Francesco, ma guardando fuori, non guardandosi allo specchio, e alleggerendo le strutture invece di appesantirle.
(NOTIZIE)
Dal 16 al 24 maggio si svolge la “Settimana Laudato si’”, promossa dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale a 5 anni dalla pubblicazione dell’Enciclica del Papa. La settimana precede l’inizio dell’Anno di Anniversario Speciale Laudato si’, che si aprirà il 24 maggio e proporrà numerose iniziative incentrate sul tema della "conversione ecologica". Al termine del Regina Coeli del 17 maggio scorso, Francesco aveva rinnovato l’invito alla riflessione e all’impegno comune allo scopo di radicare degli atteggiamenti costruttivi per la cura del Creato.
Una delegazione di atleti ha incontrato Papa Francesco dopo l’udienza generale di mercoledì 20 maggio. Gli sportivi avrebbero dovuto partecipare all’iniziativa “We run together”, organizzata dall’Athletica Vaticana, posticipata a causa della pandemia. Prevista un’asta di beneficenza il cui ricavato, ha spiegato il Pontefice, andrà al personale sanitario degli Ospedali “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo e della “Fondazione Poliambulanza” di Brescia, agli “eroi” che in questi giorni di pandemia stanno “mettendo a rischio la loro stessa vita per salvare gli altri”.
È tutto per questa edizione, a risentirci sabato prossimo alla stessa ora.
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