Caritas Internationalis: i rifugiati vittime di sistemi ingiusti
Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
La Giornata Mondiale del Rifugiato, indetta dall’Onu, è l'occasione per la Caritas Internationalis per esortare i governi di tutti i Paesi a rispondere alle sofferenze di quasi 34 milioni di nuovi rifugiati, che si aggiungono alle centinaia di milioni già esistenti. In un documento, l’organismo sottolinea come la pandemia da coronavirus abbia ulteriormente aggravato le condizioni di queste persone, delle quali spesso non si conoscono volti e storie e che rischiano di rimanere esclusivamente dei numeri. Sono storie di sofferenze indicibili, di dolore immane e soprattutto storie di disumanizzazione.
Una solidarietà globale contro la sofferenza dei deboli
La pandemia di Covid-19, si legge nel documento di Caritas Internationalis, ci ha insegnato un'importante lezione, ovvero la necessità della solidarietà globale per combattere qualsiasi problema affligga l'umanità. Questa esperienza ci deve condurre a un nuovo modo di rispondere al dramma dei rifugiati. La comunità internazionale, che è stata in grado di organizzarsi contro la pandemia, allo stesso modo, deve trovare soluzioni per accogliere i rifugiati con empatia e solidarietà, affrontare le cause profonde del fenomeno migratorio e sviluppare un sistema economico giusto che garantisca loro pari opportunità. Concetti questi confermati da Marta Petrosillo, direttore della comunicazione di Caritas Internationalis. I rifugiati, sottolinea, sono persone sradicate dalla propria cultura e che hanno bisogno di un percorso di reinserimento.
Politiche migliori per l'accoglienza e l'integrazione
Come Caritas Internationalis, ricorda Marta Petrosillo, il nostro obiettivo principale è coltivare la fratellanza attraverso la cura e amore per i più vulnerabili, e i rifugiati sono tra questi. L’organismo ribadisce, dunque, la richiesta ai leader politici di prendere decisioni coraggiose per tutelare i rifugiati, in particolare quanti di loro che in molti luoghi del mondo oggi sono vittime di ogni tipo di abuso e violenza. Sono persone umane, con dignità, valori e diritti ed è dovere di tutti noi riceverle a braccia aperte e assicurarci che vivano con dignità. La Caritas Internationalis suggerisce l'attuazione di politiche che contribuiscano all’accoglienza dei rifugiati in modo dignitoso e sicuro, che garantiscano ai rifugiati beni primari quali cibo, acqua e assistenza sanitaria e condizioni di vita sicure specialmente in questo periodo di pandemia.
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