Nicole Orlando: vietato dire non ce la faccio
Luca Collodi e Benedetta Capelli – Città del Vaticano
La canottiera indossata ai Trisome Games di Firenze nel 2016, le olimpiadi riservate esclusivamente ai ragazzi con sindrome di Down. E’ il dono per l’asta di beneficienza We Run Together da parte di Nicole Orlando, 27 anni di Biella che proprio in Toscana partecipò come madrina e atleta, vincendo 6 medaglie. Sempre supportata dai genitori, mamma Roberta e papà Giovanbattista che a tre anni la iscrissero alla società di ginnastica “La Marmora-Team Ability”, Nicole nel 2015 ai Mondiali in Sudafrica riesce a vincere 4 ori e un argento, fissando il nuovo record del mondo di categoria nel triathlon. Record che si somma a quello detenuto dal 2014 nel salto in lungo con 2 metri e 81 cm.
“Studiate e poi divertitevi..”
Nicole ha il suo bel carattere. Tempo fa sui social ha risposto con un video a quanto detto da un concorrente di un reality che aveva usato il termine “down” per offendere. Lei aveva replicato in modo veemente riportando l’attenzione dell’opinione pubblica proprio sull’uso dei termini giusti e inoffensivi da utilizzare. In tv ha partecipato anche all’undicesima edizione di “Ballando con le stelle”, classificandosi quinta in coppia con il ballerino Stefano Oradei. Nicole Orlando spiega con il desiderio di voler essere utile la sua adesione all’asta benefica, promossa dal Papa per gli ospedali di Bergamo e Brescia:
Nicole tu sei specializzata sui 100 e 200m, nel giavellotto, nel salto in lungo e nel Triathlon. Quale di queste specialità ti attrae di più?
R. - Come disciplina mi piace moltissimo il salto in lungo
Hai partecipato ai Giochi in Sudafrica, che cosa ti ricordi di quella esperienza?
R.- E’ stata un’esperienza fantastica, mi sono divertita moltissimo e mi piace stare con i miei compagni della nazionale della Federazione Italiana. Mi piace anche fare le gare ma sempre con lo spirito giusto, che vinca il migliore, l’importante è partecipare.
E’ dura allenarsi?
R.-Io mi alleno moltissimo, continuo sempre a fare gli esercizi, non mollo mai e non mi fermo mai. E’ vietato dire non ce la faccio.
Hai scritto proprio un libro dal titolo: “Vietato dire che non ce la faccio”. Perché?
R.- Perché voglio far capire ai ragazzi che devono imparare tanto mettendoci impegno e sfruttando il proprio talento.
Che cosa è lo sport per te?
R. – Per me lo sport è la mia passione perché mi ha dato la carica, la spinta dentro di me.
Sei un atleta che è stata ricordata anche dal presidente della Repubblica Mattarella in un discorso di fine anno
R.- Io sono stata contentissima e felicissima di questo.
Nicole che cosa è per te l'attività sportiva?
R. - Vorrei dare un consiglio ai ragazzi: devono studiare moltissimo a scuola poi c'è il divertimento e infine dedicarsi allo sport.
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