Hebdomada Papae il gr in latino del 5 settembre
“HEBDOMADA PAPAE”
Notitiae Vaticanae Latine redditae
Die 5 mensis Septembris anno MMXX
(TITOLI)
In Audientia Generali de solidarietate est locutus Summus Pontifex, quae vigere debet post pestilentiam habitam. Precatio est agenda die quarto mensis Septembris pro Libano.
Nuntius vulgatur Francisci qui precationi destinatur pro Die Mundiali ad Creatum colendum: tempus est iustitiae restituendae; indigentium Nationum debita deleantur.
Ad Pontificis mentem mense Septembri est precandum ne terrarum orbis copiae vastentur.
Salutem plurimam omnibus vobis auscultantibus dicit Catharina Agorelius et bene feliciterque sit vobis audientibus nuntios Latina lingua prolatos.
(SERVIZI)
In cavaedio Sancti Damasi Palatii Apostolici die altero mensis Septembris Audientiae Generales sunt repetitae, adstantibus fidelibus, post centum octoginta novem dies. Impensius cohortatus est Pontifex ut tempus pestilentiae devictae ad commune hominum beneficium destinetur. Pro Libano praeterea orare Idem invitavit.
Die altero praeteriti mensis Septembris quinque post menses Audientias Generales repetivit Franciscus, adstantibus fidelibus. Quae Audientiae nunc in cavaedio Sancti Damasi Palatii Apostolici aguntur, normis servatis quas coronarium virus secum fert. Ut meliores post hanc pestilentiam evadamus – ait Papa – una agere debemus ad omnium utilitatem. De iustitia agitur quae sibi vult “novam mentem”, quae ad bonum commune se convertat. Catechesi finita, aliquid animum movens evenit. Laciniam tenens Libanensis vexilli, quod iuvenis quidam sacerdos illius Nationis obtulit, Franciscus sarta tecta ac spem in Libano exoptavit, cum die quarto mensis Septembris diem universalem precationis ieiunique pro illa Natione denuntiaret cumque Ipsius partes in Libano ageret Petrus Parolin, Secretarius Status.
Die primo mensis Septembris in Nuntio precationi destinato pro Die Mundiali ad Creatum curandum, Pontifex “Terrae Iubilaeum” memoravit: “tempus est libertatis oppressis dandae; tempus est bonorum, vinculorum et propositorum efficentium colendorum. Ipse item petivit ut indigentium Nationum debita tollerentur.
Quinque sunt partes papalis Nuntii quae planum facium Iubilaeum Terrae intra “Tempus Creati” quod dicitur, quod usque ad diem quartum mensis Octobris producitur, in sancti Francisci Assisiensis memoriam. Hic Pontificis Nuntius Litteras encyclicas Laudato si’ persequitur. Complura optata atque indicia proferuntur; primores terrae ad monita institutionum auscultanda vocantur, caloris orbis terrarum gradum continentes ac biodiversitatem tuentes. Occasionem universalis pestilentiae nactus, Franciscus “iustitiam restituendam” exquirit, sicut debita delenda indigentium Nationum.
(NEWS)
Argumentum Creati colendi in nuntio televisifico mensis Septembris enodatur. Ipse Pontifex peculiarem in modum in “debitum oecologicum” Se convertit, quod compilatio immanis naturae copiarum secum fert, quae, ad Pontificis mentem, “aeque officioseque” sunt partiendae.
“Pactiones de hominum iuribus stricte sunt intepretandae”. Hoc confirmavit Archiepiscopus Ivanus Jurkovič, pemanens observator Sanctae Sedis apud Nationes Unitas Genavae, loquens die secundo prateriti mensis Septembris. Praesul de eodem argumento egit post prolatum sermonem die altero et vicesimo mensis Augusti, in quo maiorem usque “efficentiam, claritatem, efficacitatem et rationem operandi componendam” expetivit.
“Se ipsum experiri. Quaedam de corporis exercitatione”: novus est hic libellus a Libraria Editrice Vaticana editus, “Athletica Vaticana” patrona: “Enchiridion” est quoddam de athletica arte exercenda – sed ipsa quoque de vita exigenda – secundum indicia athletici peculiaris magistri qui est Franciscus Papa. Tres ludorum principes librum subsignant: Alexander Zanardi, Franciscus Totti et quondam Marathonius cursor Kenianus Tegla Loroupe, qui Turmae praeest exsulum Comitatus Olympici internationalis.
Finis fit huius editionis, conveniemus iterum die sabato proximo, eadem hora.
“HEBDOMADA PAPAE”
Notitiae Vaticanae Latine redditae
5 settembre 2020
(TITOLI)
Il Papa all’udienza generale: la solidarietà è la strada per il post-pandemia. Indetta per il 4 settembre una giornata di preghiera per il Libano
Messaggio di Francesco per la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato: è tempo di una giustizia riparativa, si cancelli il debito dei Paesi poveri
L’intenzione di preghiera del Pontefice per il mese di settembre perché non si saccheggino le risorse del pianeta
Un cordiale buongiorno a tutti voi da Katarina Agorelius e bentrovati a questa edizione del notiziario in lingua latina.
(SERVIZI)
È stato dal Cortile di San Damaso del Palazzo Apostolico che mercoledì il 2 settembre si sono riprese le udienze generali con la presenza dei fedeli, dopo 189 giorni. Forte l'esortazione del Papa a ripensare alla fase di ripresa post-virus in termini di solidarietà. Dopo la catechesi l’appello a pregare per il Libano. Il servizio.
Il 2 settembre scorso Francesco è tornato, dopo cinque mesi, ai suoi incontri del mercoledì alla presenza di fedeli. L’udienza generale sui temi della post-pandemia si è svolta nel Cortile di San Damaso, nel rispetto delle norme sanitarie imposte dal Covid. Per uscire migliori da questa crisi del coronavirus – ha affermato – bisogna farlo insieme, in solidarietà. Si tratta di giustizia, ha spiegato il Papa, che richiede “una nuova mentalità” che pensi al bene comune. Al termine della catechesi, c’è stato un momento intenso. Tenendo il lembo di una bandiera libanese offertagli da un giovane sacerdote di quella terra, Francesco ha levato un appello alla ricostruzione e alla speranza in Libano, annunciando per il 4 settembre una giornata universale di preghiera e digiuno per il Paese, con il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, inviato a Beirut in suo nome.
Nel Messaggio per la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato del primo settembre, il Pontefice ha ricordato che il “Giubileo della Terra” è “un tempo per dare libertà agli oppressi”, per “coltivare valori, legami e progetti generativi”. Francesco ha chiesto la cancellazione del debito per i Paesi poveri. La cronaca.
Sono cinque i punti del Messaggio papale che spiegano il senso del Giubileo della Terra, all’interno del cosiddetto “Tempo del Creato” che si estende fino al 4 ottobre, nel ricordo di san Francesco di Assisi. Quello del Papa è un messaggio sulla scia dell’Enciclica Laudato si´, pieno di auspici e di indicazioni pratiche, una chiamata all’azione per i grandi della Terra invitati a raccogliere gli allarmi delle istituzioni, limitando la crescita della temperatura media globale e tutelando la biodiversità. Approfittando dell’occasione rappresentata dalla pandemia, Francesco richiede “una giustizia riparativa” come la cancellazione del debito per i Paesi poveri.
(NEWS)
Il tema della cura del Creato è anche al centro del videomessaggio per il mese di settembre. L’intenzione di preghiera del Papa si concentra con particolare attenzione sul “debito ecologico”, provocato dallo sfruttamento selvaggio delle risorse naturali che, secondo il Pontefice, vanno condivise invece “in modo giusto e rispettoso”.
“I Trattati sui diritti umani devono essere interpretati in modo rigoroso”. È quanto ha ribadito l’arcivescovo Ivan Jurkovič, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite a Ginevra, in un intervento del 2 settembre scorso. Il presule è tornato sull’argomento dopo il discorso del 22 agosto, nel quale aveva invocato una sempre maggiore “efficienza, trasparenza, efficacia e armonizzazione dei metodi di lavoro”.
“Mettersi in gioco. Pensieri sullo sport” è un nuovo volumetto della Libreria Editrice Vaticana edito con il patrocinio di “Athletica Vaticana“. Si tratta di un “manuale” che suggerisce la possibilità di vivere lo sport – ma anche la vita stessa – secondo le indicazioni concrete di un coach d'eccezione: Papa Francesco. Tre campioni firmano la prefazione del libro: Alex Zanardi, Francesco Totti e l’ex maratoneta kenyana Tegla Loroupe, responsabile del Team dei rifugiati del Comitato olimpico internazionale.
È tutto per questa edizione, a risentirci sabato prossimo alla stessa ora.
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