Un milione di bambini invocherà insieme Maria per il bene del mondo
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Anche quest'anno, nel mese di ottobre, tradizionalmente conosciuto dai cristiani come il mese del Rosario, la Fondazione "Aiuto alla Chiesa che soffre" promuove l'iniziativa “Per l'unità e la pace, un milione di bambini recita il rosario”, che si colloca questa volta in un contesto davvero particolare, quello di un’emergenza sanitaria e sociale diffusa in tutto il mondo che non ha precedenti.
Il disorientamento portato dalla pandemia in corso
“Il nostro mondo non è più lo stesso: quello che prima era scontato, non lo sarà più”, si afferma nella lettera di presentazione firmata dal cardinale Mauro Piacenza, presidente della Fondazione e dall'assistente ecclesiastico padre Martin M. Barta. Nonostante le misure di protezione introdotte, viviamo una diffusa sensazione di paura, di disorientamento ed impotenza, si legge nel testo, accanto a una grande solidarietà e un’unità sociale sperimentata durante i mesi più critici della pandemia. Innegabile però che “il virus ci ha anche distanziati ed isolati gli uni dagli altri. Siamo indotti a vedere il prossimo non come immagine di Dio ma come un pericolo, un potenziale portatore del virus”.
In Gesù, Dio ha preso su di sé tutti i nostri limiti
Di fronte a questa emergenza e di fronte ad altri “eventi nefasti” con cui il mondo potrebbe avere a che fare in futuro, appare chiaro come “l'umanità senza Dio - si dice nella lettera - sarebbe destinata alla sconfitta. Per il nostro futuro sarebbe fatale pensare che Dio non abbia niente a che fare con il virus, con le nostre malattie e i momenti di bisogno, come se Lui non potesse farci nulla”. Al contrario Dio è accanto a noi e in Gesù ha preso su di sé tutti i nostri mali, perfino il peccato, il virus peggiore. Per questa ragione, Gesù è diventato un “antidoto” contro tutte “le disgrazie del mondo”. E per questo Dio ci invita a confidare in Lui, ci incoraggia a pregare per chiedere il suo aiuto e a pregare sua Madre che si rivolge all’umanità nei momenti più bui.
La presenza costante di Maria accanto all'umanità
Nella lettera si ricorda in quante occasioni negli ultimi 200 anni la Madonna sia apparsa in tutti i continenti per preannunciare “un futuro pieno di gioia e pace” a condizione però che gli uomini si convertano. “Vivere in grazia, confessarsi bene, condurre una fervida vita eucaristica, recitare il S. Rosario, leggere la Bibbia, consacrarsi al Suo Cuore Immacolato, compiere opere di misericordia”, sono i gesti che sempre la Vergine Maria raccomanda. Ecco quindi l’invito ad aderire domenica 18 o, se si volesse recitare il Rosario a scuola, lunedì 19 ottobre prossimi, all'iniziativa mondiale di preghiera "Un milione di bambini recita il Rosario" che vede protagonisti appunto i bambini. L’intenzione degli accompagnatori e dei piccoli è quella di porsi sotto la protezione di Maria per mezzo della preghiera dedicata a lei. La lettera conclude ringraziando gli adulti, genitori e insegnanti, che si impegneranno a far conoscere ai bambini “Maria come la loro madre e a recitare il Rosario”, perché questo vorrà dire fornire loro il “miglior ‘equipaggiamento’ per il percorso futuro”.
La consacrazione dei bambini alla Madre Celeste
Oltre alla recita del Rosario, secondo i misteri gaudiosi, ai bambini viene proposta in questa occasione una preghiera speciale, un atto di consacrazione a Maria, Madre di Dio ma anche di ciascuno di noi. Una preghiera che inizia così:
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