Movimenti popolari, raduno online: nel mondo un grave deficit di dignità umana
Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
L’attuale sistema economico e politico “ha una grande deficit di dignità umana che dev’essere riparato”, per questo sono nati i movimenti popolari e per questo Papa Francesco, nell’enciclica Fratelli tutti, chiama ad una “conversione politica”, che può essere favorita dall’educazione. Con queste parole il cardinale Peter Turkson, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, conclude il webinar dell’incontro mondiale dei movimenti popolari con il suo dicastero. Rappresentato anche dal sottosegretario, il cardinale Michael Czerny, che in precedenza ha moderato la prima parte dell’incontro.
Un cammino iniziato col Papa nel 2014
Dopo gli incontri mondiali del 2014 in Vaticano, quello in Bolivia, a Santa Cruz de la Sierra nel 2015 e ancora in Vaticano nel 2016, che hanno sempre visto la partecipazione di Papa Francesco, e il pellegrinaggio a Temuco, in Cile, nel 2018, per incontrare sempre il Pontefice in visita nel Paese, i movimenti popolari si radunano online, in un mondo ancora violentemente colpito dalla pandemia di Covid-19.
La pandemia enfatizza il deficit di dignità umana
Un’emergenza sanitaria ed economica, sottolinea il cardinale Turkson, che enfatizza il deficit di dignità umana presente nel mondo, con le difficoltà di accesso alle cure per gli emarginati. Un deficit, ricorda Fratelli tutti, che stride col nostro carattere comune di fratelli, che “condividono il ventre della Storia”. Il prefetto plaude al progetto dell’Università latinoamericana delle periferie (Ulpe), che darà concretezza all’educazione integrale emacipatoria, presentato nel corso del webinar da padre Charly Olivero, dei Curas villeros, i parroci delle periferie argentine, e assicura che il suo dicastero lo sosterrà anche finanziariamente.
L' ambasciatrice Almendras: sistema economico da cambiare
Prima dell’intervento conclusivo del cardinale ghanese, a tirare le somme dell’incontro, coordinato dall'Unión de trabajadores de la economía popular (Argentina), e la partecipazione della brasiliana Vía campesina (Brasile), di Slum Dwellers (Sudafrica), dell’italiana Lega braccianti e del Movimiento mundial de trabajadores cristianos (Mmtc), è l’ex ambasciatrice di Bolivia Maria del Carmen Almendras. “Tutti abbiamo sottolineato – spiega – che questo sistema economico capitalistico non risponde alle necessità di salute e benessere di tutti gli abitanti del pianeta”. La pandemia in atto sta solo ratificando le grandi disuguaglianze sociali, e per questo, ricorda Almendras, Papa Francesco ha chiesto che si crei un sistema di sanità pubblica mondiale.
La lettera del Papa ai movimenti, nella Pasqua 2020
La videoconferenza dei movimenti popolari, trasmessa in diretta su YouTube e Facebook, è partita da una risposta di quello che Francesco ha chiamato un “esercito invisibile” armato di solidarietà, alla lettera scritta dal Papa ai movimenti a Pasqua. E’ stato ribadito l’impegno delle tre “T” per tutti: terra, tetto e lavoro (trabajo in spagnolo), e la lotta per un salario universale, chiesto da Francesco, per chi non può lavorare e resistere al colpo di questa crisi sanitaria, sociale, ambientale ed economica. I movimenti stanno mettendo a punto, su invito del Pontefice, anche il “progetto integrale di sviluppo umano che desideriamo" dopo questa crisi.
I movimenti popolari verso "The Economy of Francesco"
Da giovani economisti e ricercatori argentini, brasiliani e di Haiti, è venuta una riflessione sul contributo dei movimenti popolari all'evento di novembre "The Economy of Francesco", online dal 19 al 21. L' attuale crisi socio-ambientale, ben descritta da Papa Francesco nell'enciclica Laudato si, per Marina Oliveira, project manager dell'arcidiocesi brasiliana di Belo Horizonte, non può essere superate dal sistema capitalistico, ma serve un nuovo sistema. E' triste, prosegue, "vedere che molti cercano di addomesticare il pensiero del poverello d'Assisi", ma l'economia di Francesco e Chiara "è anticapitalista". Le fa eco la ricercatrice brasiliana in Sviluppo economico Julianne Furno, per la quale nella lettera di convocazione dell'evento di Assisi, del 1 maggio 2019, Papa Francesco fa una "critica radicale al neoliberalismo e al capitalismo predatorio". E poi presenta il documento che i movimenti popolari porteranno all'evento di novembre, nel quale si sostiene che la produzione, la vendita e il consumo di beni devono essere al servizio delle necessità dell'uomo e non viceversa, come accade nell'attuale modello consumistico.
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