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Hebdomada Papae: il Gr in latino del 19 dicembre

Le notizie vaticane in lingua latina, con traduzione in italiano, anche in onda ogni domenica alle 17.30. Il sommario di questa edizione: Nel messaggio per la giornata della pace il Papa rilancia la cultura della cura come percorso di pace; Francesco all'Udienza generale: chi non ama il fratello, non prega seriamente; il Pontefice dichiara l’impegno del Vaticano di azzerare le emissioni nette prima del 2050

Notitiae Vaticanae Latine redditae

Die 19 (undevicésimo) mensis Decémbris anno 2020 (bis millésimo vicésimo)

(TITULI)

In núntio diéi pacis Summus Póntifex curae cultum confírmat ad pacem reperiéndam

In Audiéntia generáli idem Póntifex áutumat: qui fratrem non amat vere non precátur

Póntifex propósitum confírmat Civitátis Vaticánae rerum noxiosárum emissiónis certe tolléndae ante annum bis millésimum quinquagésimum

Felícem exóptat diem Marius Galgano ómnibus has notítias in lingua Latína audiéntibus.

Ascolta il Gr in latino del 19 dicembre

(NOTITIAE PRAECIPUAE)

Per núntium diéi pacis Summus Póntifex recordátur annum bis millésimum vicésimum magno sanitátis discrímine propter virus coronárium esse signátum, cum quaedam partes et ipsa rerum univérsitas sint afféctae, et gravióra facta sunt cum ex alio alia nectántur, quod ad caeli statum, aliménta, oeconómiam, migrantes áttinet, ac magni dolóres sunt alláti et incómmoda. Compósuit pater Filippus Herrera.

In núntio quinquagésimae quartae editiónis diéi mundiális pacis, die primo mensis Ianuárii, anno bis millésimo vicésimo primo, Summus Póntifex scribit se dolóre angi,praeter quam quod complúra caritátis solidarietatísque numerántur testificatiónes, proh dolor, exstant nonnúllae spécies quae spéctant ad nímium stúdium erga própriam Natiónem, stirpem, et ódium in peregrínos necnon bella et contentiónes quae mortem et calamitátes áfferunt. Quaeque vitae sociális, políticae et oeconómicae pars consummátur, cum bono commúni insérvit. Haec sunt quae suo in núntio scríbit Summus Póntifex, quaeque a Domo Editória Sanctae Sedis sunt exhíbita.

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In Audiéntia generáli die Mercúrii Summus Póntifex peculiárem in modum sermónem de intercessiónis precatióne ínfert ipséque exhortátur ut pro ómnibus, etiam pro iis qui erravérunt vel qui non precántur orétur. “Cum orámus – argumentátur Francíscus – Dei misericórdiam communicámus”. Compósuit Olga Sakun.

Ecclésia magnópere invitátur, ii páriter potíssimum qui offícia gerunt, ut pro ómnibus orent, etiam pro peccatóribus. Hoc est catechésis Francísci Papae arguméntum in Audiéntia generáli quae in Bibliothéca Palátii Apostólici ágitur, ut coronárium virus vitétur. Intercessiónis precátio apud éius cogitatiónem príncipem óbtinet locum. Cum quis silens seórsum orat – palam dicit Póntifex – haud a rebus áufugit, ne moléstia afficiátur, sed ut áptius Dei vocem áudiat. Precátio enim aegritúdines ac spes hóminum recípere debet, alióquin – monet ipse – “actio fit exornatiónis, íntimi sui ipsíus saepiménti, theátri”.

(NOTITIAE BREVISSIMAE)

In núntio televisífico particípibus destináto congréssus qui ánglico sermóne vocátur “High Level Virtual Climate Ambition Summit” Póntifex osténdit propósitum Civitátis Vaticánae rerum noxiosárum emissiónis certe tolléndae ante annum bis millésimum quinquagésimum atque exóptat progréssum tolerábilem qui in fraternitáte nítitur: “tempus est iter commutáre. Novis generatiónibus de felicióre aevo ne spem subducámus”: hoc éxtulit Póntifex.

Francíscus Agrícolis propriórum agrórum núntium misit ut confirmáret serviéndi ratiónem et non lucrándi “universálem esse responsiónem” discrímini quod pestiléntia áttulit. Haud dúbia quaéstio ad iter dénuo suscipiéndum spectat, ad “ímpetum oeconómicum ac sociálem rursum in Itália capiéndum”, quae, sicut omnes, viam quandam requírit, posthábitis pestiléntiae difficultátibus.

Haec háctenus, próxima hebdómada vos conveniémus.

 

HEBDOMADA PAPAE”

Notitiae Vaticanae Latine redditae

19 dicembre 2020

(TITOLI)

Nel messaggio per la giornata della pace il Papa rilancia la cultura della cura come percorso di pace 

Il Papa all´udienza generale: chi non ama il fratello, non prega seriamente

Il Pontefice dichiara l’impegno del Vaticano di azzerare le emissioni  nette prima del 2050

Un cordiale buongiorno a tutti voi da Mario Galgano e bentrovati a questa edizione del notiziario in lingua latina.

(SERVIZI)

Il Papa ricorda nel suo messagio per la giornata della pace che il 2020 è stato segnato dalla grande crisi sanitaria del Covid-19, trasformatasi in un fenomeno multisettoriale e globale, aggravando crisi tra loro fortemente interrelate, come quelle climatica, alimentare, economica e migratoria, e provocando pesanti sofferenze e disagi. Ce ne parla p. Felipe Herrera.

 

Nel messaggio per la 54ma edizione della giornata mondiale della pace per il 1 gennaio 2021 il Santo Padre scrive che gli duole constatare che, accanto a numerose testimonianze di carità e solidarietà, prendono purtroppo nuovo slancio diverse forme di nazionalismo, razzismo, xenofobia e anche guerre e conflitti che seminano morte e distruzione. Ogni aspetto della vita sociale, politica ed economica trova il suo compimento quando si pone al servizio del bene comune,scrive il Pontefice nel messaggio presentato dalla Sala Stampa della Santa Sede.

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All’udienza generale del mercoledì il Papa si concentra sulla preghiera di intercessione, esortando a pregare per tutti, anche per chi ha sbagliato o per chi non prega: “Quando preghiamo - dice - siamo in sintonia con la misericordia di Dio”. Il servizo di Olga Sakun.

E’ un forte invito alla Chiesa, specie a chi ha responsabilità, a pregare per tutti, anche per i peccatori, quello che rivolge Papa Francesco nella catechesi all’udienza generale che continua a tenersi nella Biblioteca del Palazzo Apostolico per le misure di contrasto al contagio da Covid- 19. E’ la preghiera di intercessione al centro della sua riflessione. Ritirarsi in silenzio per pregare, sottolinea, non vuol dire evadere dalla realtà, non è per non essere infastiditi, ma per ascoltare meglio la voce di Dio. La preghiera, infatti, deve raccogliere le angosce e le speranza dell’umanità altrimenti, ammonisce, “diventa un’attività ‘decorativa’, intimistica”, “da teatro”.

(NEWS)

In un videomessaggio ai partecipanti all’“High Level Virtual Climate Ambition Summit”, il Papa dichiara l’impegno del Vaticano di azzerare le emissioni nette prima del 2050 e invoca lo sviluppo di una sostenibilità centrata sulla fraternità: è il "momento di un cambiamento di rotta. Non rubiamo alle nuove generazioni la speranza in un futuro migliore", sottolinea il Pontefice.

Francesco ha inviato un messaggio alla Coldiretti per ribadire che è la logica del servizio e non del profitto la “risposta globale” alla crisi causata dalla pandemia. La questione indiscutibile è la ripartenza, il “rilancio economico e sociale dell’Italia”, che come tutti cerca una strada per lasciarsi alle spalle le difficoltà della pandemia. 

È tutto per questa edizione, alla prossima settimana.

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19 dicembre 2020, 12:40