Jurkovič: economia globale sia a vantaggio di tutti
Isabella Piro – Città del Vaticano
"Prosperità per tutti": questo il motto dell’Unctad (Conferenza Onu sul commercio e lo sviluppo) richiamato stamani dall’Arcivescovo Ivan Jurkovič, Osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite a Ginevra. Il presule è intervenuto alla seconda sessione, svoltasi in modalità virtuale, del Comitato preparatorio al 15.mo incontro dell’Unctad (Uctad XV), previsto per dal 25 al 30 aprile 2021 alle Barbados. “La pandemia da Covid-19 e le sue ricadute – ha detto il rappresentante vaticano – hanno messo in luce le gravi carenze della globalizzazione e l’impatto duraturo che esse avranno soprattutto nei Paesi in via di sviluppo”. Per questo, l’Uctad XV “sarà la prima opportunità per settare l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile su una nuova normalità globale”, post-pandemica. Non solo: Monsignor Jurkovič ha evidenziato la necessità che la riunione del 2021 offra “un'occasione unica per coordinare gli sforzi, a livello mondiale, per un futuro migliore”, trasformando “gli approcci globali al commercio e allo sviluppo in modo da tracciare un percorso sostenibile” per tutti. Per troppe persone, infatti tornare a “fare affari come prima non è più possibile”; è quindi “imperativo – ha incalzato il presule – che la conferenza delle Barbados segni l’inizio di un nuovo e decisivo decennio di sviluppo”.
Impegnarsi perché ci sia prosperità per tutti
D’altronde, ha spiegato l’Arcivescovo, “l’obiettivo per cui esiste l’Unctad è semplice, ma impegnativo: rendere l’economia globale un sistema che sia vantaggioso per tutti”. Purtroppo, a causa della pandemia da Covid-19, “questo obiettivo sembra più lontano che mai”, ma è proprio per questo che “bisogna impegnarsi per un approccio più costruttivo” che renda possibile “la prosperità per tutti”. Dall’Osservatore permanente anche un ulteriore monito in relazione al fatto che “le conseguenze della crisi attuale vanno ben oltre l’ambito finanziario, estendendosi a quello economico, sociale e culturale”. Per questo, dunque, “la comunità internazionale non può permettere che la finanza continui ad essere una fonte di instabilità globale” e deve impegnarsi ad “adottare urgentemente misure per prevenire ulteriori crisi”.
Non è il momento di restare indifferenti
“Questo non è il momento dell’indifferenza, perché il mondo intero sta soffrendo”, ha concluso il presule, chiedendo infine che “la delegazione della Santa Sede sia inclusa nella consultazione dell’Ufficio allargato di presidenza per la preparazione dell’Unctad XV, così da fornire un contributo concreto” alla conferenza.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui