Guardie svizzere, è iniziata la scuola reclute
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Il Corpo delle Guardie svizzere pontificie gode di buona salute e quindici reclute hanno iniziato, il 4 gennaio scorso, la scuola a loro dedicata, un corso di formazione di base della durata di due mesi. Ne dà notizia un comunicato diffuso dal rappresentante della Stampa del Corpo, Tenente Urs Breitenmoser. "È un piacere per noi - si legge - poter accogliere quindici nuove reclute dalla Svizzera qui nel Quartiere. Con nove reclute di lingua tedesca, quattro di lingua francese e due di lingua italiana, raggiungiamo un effettivo complessivo di 134 uomini (effettivo mirato: 135 uomini)".
La campagna reclute ha portato un ottimo risultato
Nel testo si ricorda che quasi tre anni fa è stata approvata dalla Segreteria di Stato della Santa Sede la riforma delle Guardie svizzere e con essa, lo stesso aumento degli effettivi da 110 a 135 uomini. "Per poter raggiungere il nuovo numero di effettivi - si spiega nel comunicato - , abbiamo avviato un’ampia campagna pubblicitaria. Questa ha comportato una maggiore e mirata presenza sui social media, presentazioni negli istituti scolastici nonché nelle scuole reclute dell'Esercito svizzero e presenze alle fiere del lavoro". Quindi la nota di soddisfazione per i risultati ottenuti, al di là delle aspettative: "Nonostante i nostri intensi sforzi, nessuno avrebbe mai pensato di raggiungere questo nostro obbiettivo così rapidamente. Quindi - si legge nel testo - possiamo iniziare quest'anno più forti e con piena fiducia".
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