I 75 anni di Villa Nazareth
Prendendo slancio dal suo glorioso passato — fedele all’intuizione del fondatore, il cardinale Domenico Tardini — Villa Nazareth prosegue oggi il suo servizio, in particolare attraverso la cultura e l’attenzione agli ultimi. È con questa consapevolezza che il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, presidente della comunità nata nel 1946, ha voluto celebrare l’importante anniversario dei 75 anni dell’avvio di questa significativa attività.
«Villa Nazareth era un piccolo seme, che poi è diventato un albero grande sui cui rami e sulle cui fronde si posano tanti uccelli» ha detto il cardinale in un videomessaggio — postato ieri, 12 aprile, sul sito della comunità — richiamando la parabola del granello di senape. Rendere grazie al Signore, ha fatto presente il porporato, non è solo l’occasione per rievocare il tanto bene che è stato compiuto, in particolare negli anni del dopoguerra. Piuttosto il cardinale ha invitato a guardare all’oggi, al bene che Villa Nazareth sta continuando a fare. E a guardare anche al futuro, prendendo slancio proprio da questo anniversario per continuare a portare avanti l’intuizione originaria — seppure nelle mutate circostanze, non meno impegnative e complesse — con uno stile umile e disinteressato che sia capace di costruire.
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