Gallagher: la corruzione deve essere affrontata e sradicata
Davide Dionisi - Città del Vaticano
“Se vogliamo garantire l'accesso alla giustizia per tutti e costruire istituzioni efficaci, responsabili e inclusive a tutti i livelli, dobbiamo affrontare e sradicare la corruzione”. E’ quanto ha detto monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati, nel corso della sessione speciale dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite su "Sfide e misure per prevenire e combattere la corruzione e rafforzare la cooperazione internazionale".
Per una cultura dell'intergrità
Il presule ha ribadito che è necessario promuovere una più ampia “cultura dell’integrità”, sottolineando che lo stato di diritto e la prevenzione della criminalità devono andare di pari passo: “La prevenzione della corruzione è strettamente connessa con il rispetto e la protezione dei diritti umani universali, sia a livello nazionale che internazionale” e a tale fine, secondo il segretario per i Rapporti con gli Stati, "è necessario rafforzare ulteriormente la cooperazione internazionale per combattere i flussi finanziari illeciti e ampliare i meccanismi internazionali esistenti per il recupero dei beni e il perseguimento penale”.
Combattere l'impunità
Così, secondo monsignor Gallagher, si combatte l'impunità e si privano le organizzazioni criminali di qualsiasi guadagno illecito attraverso l'identificazione, la ricerca, il sequestro, la confisca, il recupero e la restituzione dei proventi del reato. “La Santa Sede - ha ricordato - ha aderito alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione nel 2016, con l'intenzione di contribuire e dare il proprio sostegno morale alla prevenzione, repressione e perseguimento globale di tale crimine che mette a rischio la dignità umana e la pace”.
Obiettivo trasparenza
Monsignor Gallagher ha inoltre ricordato le recenti disposizioni emanate da Papa Francesco volte a favorire la trasparenza, il controllo e la concorrenza nelle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici, a migliorare la comunicazione finanziaria di potenziali conflitti di interesse. Per l’arcivescovo, l’incontro ha offerto un'opportunità unica per far progredire gli sforzi di tutti gli Stati e per condividere le migliori pratiche per arginare la piaga della corruzione.
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