Hebdomada Papae: il Gr in latino del 5 giugno
“HEBDOMADA PAPAE”
Notitiae Vaticanae Latine redditae
5 giugno 2021
(TÍTULI)
Rogat Papa, ut ómnibus quam primum detur facúltas ad vaccínum confugiéndi.
Francíscus in Audiéntia Generáli: haec res certíssima est, quod Iesus numquam pro nobis désinit oráre.
Póntifex: matrimónio iungi pulchrum est, póstulat patiéntiam, sed óperae est prétium.
Omnibus vobis cómiter salútem dicit Maríus Galgano: optáti audiátis hanc editiónem nuntiórum latína língua prolatórum.
(NOTÍTIAE PRAECÍPUAE)
Rosárium pro fine pestiléntiae in Hortis Vaticánis recitátum conclúsit cursum oratiónis in Sanctuáriis quinque Continéntium. Francíscus, in oratiónem secédens coram imágine «Dóminae Nostrae noda solvéntis», expetívit, ut María noda expédiat nimii amóris nostrum et frígoris ánimi, belli et violéntiae. Síngula enárrat Rosárius Tronnolone:
Rosárium in Hortis Vaticánis actus últimus est cursus illíus spirituális mense maio indícti, scílicet trigínta et unum dies, quos Papa ipse die primo mensis máii in Basílica Vaticána Sancti Petri instítuit et fidéles cathólici et álii ex unoquóque loco orbis terrárum consecrárunt corónae mariáli – éminus vel in córpore – recitándae in summis Sanctuáriis natiónum suárum. E Nigéria ad Argentinam, e Philippínis ad Bélgium, ex Austrália ad Bosniam omnes oravérunt pro públicae salúti addíctis, pro illis qui labórem amisérunt vel carum mori vidérunt in parte valetudinárii remédiis redintegratiónis vitae suppeditándis, pro civitátibus in bello, pro consecrátis et presbyteris, pro futúro progénium, pro aegrótis et viro coronário afféctis.
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«Assídue rursus in vita Iesu emérgit orátio pro amícis» et «summum húius patiéntis exspectatiónis fastígium “trama” est amóris quae Iesus circa Petrum texit». Papa Francíscus ita dixit in catechési tradénda in Audiéntia Generáli féria quarta hábita in Cavaédio Damasiáno Palátii Apostólici. Res refert Olga Sakun:
In catechési tradénda Papa Francíscus recordátus est precis Iesu: «Máxima missiónis Iesu discrímina ardens productáque prex semper praecédit. Fídei haec recognítio meta vidétur, discípulis autem novum est inítium, cum Iesus dehinc missiónis suae quasi érigat modos, palam álloquens eos de passióne sua, morte et resurrectióne». Ad mentem Papae: «Iesus non modo vult nos orare sicut Ille orat, sed in se récipit nos, etiámsi conátus nostri precis omníno inánes atque irríti essent, preci tamen eius semper confídere posse» et cónscios esse «Iesum pro me orare». In vita prex Iesu pro unoquóque nostrum – dicit Papa – sústinet nos, qui úlcera sua osténdit, salútis nostrae pignus.
(NOTÍTIAE BREVÍSSIMAE)
In visífico núntio cum voluntáte oratiónis mensis iúnii, Francíscus éxpetit, ut pro iuvénibus orémus qui matrimónio se accíngunt. Amor «sómnium Dei» est erga nos.
Constitutióne Apostólica «Páscite Gregem Dei» Francíscus librum sextum Códicis Iuris Canónici immútat. Opus hoc revisiónis Benedíctus Décimus Sextus incéperat. Puniúntur novae delictórum spécies. Textus novus expedítius est instruméntum correctiónis tempestíve adhibéndum «ad mala gravióra vitánda atque vúlnera humánae infirmitátis leniénda».
Haec ómnia sunt pro hac editióne; conveniémus íterum hebdómada próxima.
“HEBDOMADA PAPAE”
Notitiae Vaticanae Latine redditae
5 giugno 2021
(TITOLI)
Il Papa prega perché sia data presto a tutti la possibilità di vaccinarsi
Francesco all’udienza generale: la grande sicurezza è che Gesù non smette mai di pregare per noi
Il Papa: sposarsi è una cosa bella, serve pazienza ma vale la pena
Un cordiale benvenuto a tutti voi da Mario Galgano e bentrovati a questa edizione del notiziario in lingua latina.
(SERVIZI)
Nei Giardini Vaticani il Rosario per la fine della pandemia si è conclusa la maratona nei Santuari dei cinque continenti. Francesco si è raccolto in preghiera dinanzi all’icona della “Madonna che scioglie i nodi” chiedendo che Maria sciolga i nodi di egoismo e indifferenza, guerra e violenza. Ce ne parla Rosario Tronnolone.
Il Rosario nei Giardini Vaticani è l’atto conclusivo della maratona spirituale indetta per il mese di maggio: trentuno giorni, avviati dal Papa stesso il primo del mese nella Basilica di San Pietro, durante i quali i fedeli cattolici e non solo di ogni angolo del globo hanno recitato la coroncina – virtualmente o in presenza – nei Santuari più importanti dei loro Paesi. Dalla Nigeria all’Argentina, dalle Filippine al Belgio, dall’Australia alla Bosnia, tutti hanno pregato per gli operatori sanitari, per chi ha perso il lavoro o ha visto morire una persona cara in un reparto di rianimazione, per i Paesi in guerra, per i consacrati e i sacerdoti, per il futuro delle nuove generazioni, per i malati e i contagiati dal coronavirus.
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“Continuamente riaffiora nella vita di Gesù la preghiera in favore dei suoi amici” e “il vertice più alto di questa attesa paziente è la “tela” d’amore che Gesù tesse intorno a Pietro”. Papa Francesco lo ha detto questa mattina nella catechesi all’ udienza generale che si è svolta nel cortile di San Damaso nel Palazzo Apostolico. Il servizio di Olga Sakun.
Nelle catechesi Papa Francesco ha ricordato la preghiera di Gesù: “Le grandi svolte della missione di Gesù sono sempre precedute dalla preghiera intensa, prolungata. Questa verifica della fede sembra un traguardo e invece è un rinnovato punto di partenza per i discepoli, perché, da lì in avanti, è come se Gesù salisse di un tono nella sua missione, parlando loro apertamente della sua passione, morte e risurrezione”. Per il Papa “Gesù non solo vuole che preghiamo come Lui prega, ma ci assicura che, se anche i nostri tentativi di preghiera fossero del tutto vani e inefficaci, noi possiamo sempre contare sulla sua preghiera” dobbiamo essere consapevoli che “Gesù prega per me”. Quello che sostiene nella vita è la preghiera di Gesù per ognuno di noi, dice il Papa, Gesù che fa vedere le sue piaghe che sono il prezzo della nostra salvezza.
(NEWS)
Nel Video con l’intenzione di preghiera per il mese di giugno, Francesco chiede di pregare per i giovani che si preparano al matrimonio. L’amore è il “sogno di Dio” per noi.
Con la Costituzione Apostolica “Pascite Gregem Dei”, Francesco modifica il Libro VI del Codice di Diritto Canonico. Un lavoro di revisione iniziato con Benedetto XVI. Vengono sanzionate nuove figure delittuose. Il nuovo testo è un più agile strumento correttivo, da impiegare tempestivamente per “evitare più gravi mali e lenire le ferite provocate dall’umana debolezza”.
È tutto per questa edizione, alla prossima settimana.
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