“Iter Europaeum”: tra le chiese di Roma con lo sguardo verso l'Europa
Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano
Le chiese a Roma di San Paolo alla Regola, di San Giuliano dei Fiamminghi, di Santa Brigida e di Santa Maria dell’Anima. Sono queste le tappe della sesta domenica di Iter Europaeum per celebrare 50 anni di relazioni diplomatiche tra Santa Sede e Unione Europea. Un percorso che si snoda anche tra pagine di storia delle comunità di Bulgaria, Belgio, Svezia e Austria.
San Paolo alla Regola
San Paolo alla Regola è una Chiesa edificata nel IV secolo nel luogo in cui San Paolo abitò durante la sua prigionia a Roma in attesa del giudizio dell’Imperatore. In questo luogo, l’Apostolo scrisse alcune delle sue lettere. Nell’intervista rilasciata a Mario Galgano, l’ambasciatore di Bulgaria presso la Santa Sede Bogdan Patashev, si sofferma sulla realtà della comunità bulgara a Roma e sottolinea che Iter Europaeum è una ulteriore occasione per volgere lo sguardo verso le radici cristiani del continente europeo.
All'interno della Chiesa, si può notare ancora oggi la “Domus et Scholi S. Pauli” trasformata in cappella. Nel 2014, il Vicariato di Roma ha concesso l’utilizzo della Chiesa per la celebrazione della liturgia domenicale alla comunità ortodossa bulgara.
San Giuliano dei Fiamminghi
San Giuliano è uno degli ospizi per i pellegrini fiamminghi fondato e costruito durante il Medioevo. Gli statuti della confraternita risalgono al 1444. Lo scopo primario della fondazione è stato quello di aiutare e assistere i pellegrini fiamminghi in difficoltà. L'imperatore Carlo Quinto, nato a Gand, è divenuto un membro della confraternita nel 1536. La Chiesa risale all'inizio del XVIII secolo. L'affresco centrale è stato dipinto, nel 1917, da William Kent. L’ambasciatore del Belgio presso la Santa Sede, Patrick Renault, ripercorre partendo dal Medioevo la storia della presenza belga a Roma.
Santa Brigida
“L’urgenza missionaria, che illuminò la sua itineranza dal nord al sud del Continente europeo, fa di lei un esempio da imitare, soprattutto nell’opera della nuova evangelizzazione in Europa. Santa Brigida di Svezia è, in effetti, una santa dalle dimensioni europee”. Con queste parole San Giovanni Paolo II indirizzò alle Suore Brigidine la sua Lettera Apostolica nel 1991 in occasione del VI centenario di canonizzazione della Santa svedese. Brigida nacque nel 1303 in Svezia e rappresenta un ponte di unione tra Roma e la Svezia.
Santa Maria dell’Anima
La chiesa di Santa Maria dell’Anima rappresenta da ormai più di 600 anni un ponte tra i cattolici di lingua tedesca e Roma. Donne e uomini provenienti da vari Paesi europei hanno così contribuito all’identità di questa istituzione che per secoli godeva del sostegno degli imperatori della Casa d’Asburgo. Il Pontificio Istituto oggi è composto dalla comunità cattolica di lingua tedesca a Roma e dal Pontificio Collegio per sacerdoti provenienti da 10 diversi Paesi europei che ricevono una formazione teologica, vivendo e rappresentando così l’idea europea di apertura e comunione. Franziska Honsowitz-Friessnigg, ambasciatore d’Austria presso la Santa Sede, ricorda il legame della comunità austriaca con questa chiesa.
La Chiesa di Santa Maria dell?Anima è stata costruita tra gli anni 1500 e 1523. Originariamente era un ospizio dedicato a “Beatae Mariae Animarum”, costruito nel XIV secolo. L’edificio ospita la tomba di Papa Adriano VI che nacque a Utrecht nell’anno 1459.
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