“Iter Europaeum”: una domenica tra pagine di storia di Polonia, Lituania e Finlandia
Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano
Polonia, Lituania e Finlandia. Sono queste le nuove tappe del percorso di “Iter Europaeum” che, nella giornata del 6 giugno, si apre alle 16.00 con la Santa Messa nella parrocchia dedicata a San Stanislao, patrono della Polonia. Completano l'itinerario la Chiesa del Gesù e la Basilica di Santa Maria di Minerva, che si intrecciano con la storia delle comunità di Lituania e Finlandia. Iter Europaeum è un progetto sviluppato dalle ambasciate dei 27 Stati dell'Unione con lo scopo di valorizzare i legami tra i Paesi membri e la Santa Sede. Un cammino tra le chiese di Roma con lo sguardo rivolto verso l'Europa, in luoghi in cui riecheggiano anche parole pronunciate dai Papi in diverse occasioni.
Parrocchia di San Stanislao
La parrocchia di San Stanislao si intreccia con la vita e la storia della comunità polacca di Roma. Il cardinale Stanislaw Hozjusz, vescovo di Warmia e uno dei legati del Papa al Concilio di Trento, proprio presso questa chiesa ha fondato l’ospizio di San Stanislao. Durante la visita pastorale del 16 giugno 1991, Giovanni Paolo II ha pronunciato queste parole: “È una grande gioia per me essere qui in questa zona di Roma, in questa vostra parrocchia, e consacrare, dedicare a Dio, la vostra chiesa parrocchiale intitolata a San Stanislao di cui, dopo nove secoli, io sono stato successore a Cracovia e, nell’anno del IX secolo del suo martirio, sono diventato Successore di Pietro a Roma. Così la mia vita, come Vescovo soprattutto, è scritta dai due Santi, un polacco e l’altro non direi italiano, ma universale, da San Stanislao a San Pietro”. In questa chiesa Papa Francesco ha celebrato il 4 maggio del 2014 la Santa Messa per la comunità polacca di Roma, in ringraziamento per la canonizzazione di Giovanni Paolo II. "Ci siamo radunati in questa chiesa dei polacchi in Roma - ha affermato il Pontefice in quell'occasione - per ringraziare il Signore del dono del santo Vescovo di Roma figlio della vostra Nazione. In questa chiesa dove Egli è venuto più di 80 volte! E’ sempre venuto qui, nei diversi momenti della sua vita e della vita della Polonia. Nei momenti di tristezza e di abbattimento, quando tutto sembrava perduto, egli non perdeva la speranza, perché la sua fede e la sua speranza erano fisse in Dio". L’ambasciatore della Polonia presso la Santa Sede, Janusz Kotański, ricorda a Vatican News che il suo Paese è membro dell’Unione europea dal 2004. Tra quanti hanno sostenuto l’adesione della Polonia all’Ue, Giovanni Paolo II ha avuto un ruolo cruciale. La comunità polacca è radicata in varie regioni d’Italia. Ogni domenica, spiega l’ambasciatore polacco, si può vedere la bandiera polacca durante la preghiera mariana dell'Angelus.
Chiesa del Gesù
La comunità della Lituania è legata a molteplici luoghi e, in particolare, alla chiesa del Gesù dove si trova la tomba del fondatore della Compagnia di Gesù, Sant’Ignazio di Loyola. L’interno della chiesa, a croce latina, ha una vasta navata la cui volta è affrescata con il Trionfo del nome di Gesù, affresco eseguito con straordinario effetto da Giovan Battista Gaulli detto il Baciccia. Il 31 luglio del 2013, in occasione della festa di Sant'Ignazio, Papa Francesco in questa chiesa ha incontrato i suoi confratelli gesuiti e ha celebrato l’Eucarestia. Nell'omelia, ha indicato tre priorità: "mettere al centro Cristo e la Chiesa; lasciarsi conquistare da Lui per servire; sentire la vergogna dei nostri limiti e peccati, per essere umili davanti a Lui e ai fratelli". "Accompagni il nostro cammino - ha detto inoltre il Papa durante la celebrazione - la paterna intercessione di Sant’Ignazio e di tutti i Santi gesuiti". L’ambasciatore della Lituania presso la Santa Sede, Petras Zapolskas, ricorda a Vatican News che i gesuiti hanno dato un grande impulso allo sviluppo culturale del Paese. Uno di questi frutti è l’Università di Vilnius. L’ambasciatore lituano sottolinea inoltre che nella chiesa del Gesù è sepolto Jurgis Radvila, vescovo di Vilnius, morto all'inizio del XVII secolo.
Basilica di Santa Maria sopra Minerva
Nella Basilica di Santa Maria sopra Minerva sono custodite le reliquie di Caterina da Siena e del pittore Beato Angelico. In questa Basilica Giovanni Paolo II ha presieduto il 18 febbraio del 1984 la solenne celebrazione del Giubileo degli artisti. Una Messa durante la quale il Beato Angelico è stato proclamato patrono degli artisti. "In questa Basilica romana di Santa Maria sopra Minerva, che custodisce la tomba del Beato Angelico e che sorge a fianco del convento in cui egli attese il tramonto della sua giornata terrena il 18 febbraio 1455 - ha detto il Pontefice polacco durante l'omelia - siete riuniti questa sera, voi, amici artisti, ai quali Fra Angelico è particolarmente caro". "Per il Beato Angelico - ha aggiunto - la parola di Dio era, sia per la sua vita che per la sua opera creativa, fonte d’ispirazione, alla cui luce creava le proprie opere, e, allo stesso tempo, creava soprattutto se stesso, sviluppando le sue doti naturali eccezionali e corrispondendo alla grazia divina". Fin dai tempi drammatici della seconda guerra mondiale, la comunità finlandese a Roma celebra la propria Messa nella Basilica di Santa Maria sopra Minerva. Le relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e la Finlandia sono state instaurate nel 1942. Nell'intervista rilasciata a Mario Galgano Simo Örmä, assistente speciale dell’Ambasciatore di Finlandia presso la Santa Sede, sottolinea che la Santa Sede è stata tra i primi a riconoscere, nel 1918, il Paese scandinavo.
Simo Örmä ricorda inoltre che ogni anno il 19 gennaio, nel giorno della Festa di Sant’Enrico di Uppsala, vescovo e patrono della Finlandia, i rappresentanti delle Chiese luterane, cattoliche e ortodosse celebrano una Messa nella Cappella Capranica dove si trova una statua in legno raffigurante Sant’Enrico.
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