Ungheria, Habsburg: “La presenza del Papa, segno di stima per il nostro popolo”
Delphine Allaire – Città del Vaticano
“Un grande regalo per il popolo ungherese e un segno di stima”. Così Eduard Habsburg, ambasciatore dell’Ungheria presso la Santa Sede, definisce la breve visita di oggi, domenica 12 settembre, di Papa Francesco a Budapest per concludere, con la Messa nella Piazza degli Eroi, il 52.mo Congresso Eucaristico internazionale. Lo stesso Congresso - dice l’ambasciatore a Vatican News, a poche ore dall’arrivo del Pontefice - “è un grande regalo per tutti gli ungheresi”. “Siamo contentissimi, perché abbiamo aspettato per lungo tempo questo evento. Lo abbiamo preparato nei nostri cuori per anni, abbiamo pregato alla fine di ogni Santa Messa. Doveva tenersi l’anno scorso, poi è stato rimandato a causa del Covid… Quest’anno finalmente abbiamo potuto celebrarlo e il fatto che il Papa domani verrà e benedirà l’evento con la sua presenza - una cosa che nei 140 anni della storia dei Congressi Eucaristici solo un altro Papa aveva fatto - lo vediamo come un grande regalo per il nostro popolo e un segno di stima”.
Il ruolo della Chiesa nel Paese
Quanto al ruolo che la Chiesa ungherese riveste oggi nel Paese, Habsburg parla di “grande visibilità” della Chiesa cattolica, delle altre Chiese e anche delle comunità religiose nella scena pubblica: “Sono accettate e partecipano attivamente nella vita quotidiana dell’Ungheria. Una cosa che non sempre avviene in tanti altri Paesi europei, anche ad Ovest”. La Costituzione stessa, ricorda il diplomatico, mentre ribadisce la chiara distinzione tra Stato e Chiesa, “afferma che le Chiese partecipano al bene della società”. “Lo Stato aiuta le Chiese, le Chiese aiutano lo Stato, ad esempio, tramite le tante scuole che gestisce. Sono numerosi, inoltre, i leader religiosi nel settore pubblico”.
L'Ungheria e l'Europa, un legame antico
Per descrivere, invece, i rapporti tra la Chiesa d’Ungheria e l’Europa, l’ambasciatore richiama alla mente l’evento di mille anni fa, quando “l’Ungheria è stata tirata nel cuore dell’Europa, nel momento in cui il Papa ha posto la corona sul capo di Re Stefano. Con questa decisione del Re di sottomettersi al Papa e alla Chiesa cattolica e di donare la sua corona alla Madonna e proclamarla Regina d’Ungheria, il nostro Paese si è legato fortemente all’Europa”. “Il popolo ungherese – assicura Eduard Habsburg - è entusiasta per l’idea europea e anche per l’Unione Europea. Gli ungheresi e la Chiesa ungherese si collocano al cuore dell’Europa.
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