Le vie Romee Maggiori in sinergia in vista del Giubileo del 2025
VATICAN NEWS
Particolarmente praticato nel periodo medievale, il pellegrinaggio oggi vede una riscoperta, dovuta anche alla crescente ricerca di spiritualità. Camminare e camminare insieme verso una stessa meta è, infatti, un'esperienza umana tra le più stimolanti e arricchenti, fonte di conoscenza di sè e dell'altro. Il comunicato diffuso dalla Sala Stampa vaticana di Romee Maggiori che presenta l'iniziativa di sabato 11 settembre, e porta il titolo "Comincia da oggi il cammino comune", ricorda le parole del cardinale Pietro Parolin: "Il pellegrino si mette in cammino e giunge al luogo sacro in situazioni di speranza o di sofferenza, di gioia, di confusione, di ringraziamento, di preoccupazione, di incertezza o di fragilità. Molte di queste esperienze si traducono negli interrogativi più pressanti dell’esistenza. E in Cristo trovano risposta".
La firma del Protocollo d'Intesa tra le Romee Maggiori
E sarà il segretario di Stato vaticano ad impartire una benedizione speciale ai partecipanti all'evento nei locali della Libreria Leoniana, che vedrà la firma del Protocollo di Intesa tra le Romee Maggiori: Francigena, Romea Germanica e Romea Strata, che insieme coinvolgono una quindicina di Stati in Europa. Un accordo che, dicono i presidenti delle tre vie Massimo Tedeschi (Francigena), Flavio Foietta (Romea Germanica) e don Raimondo Sinibaldi (Romea Strata), "intende promuovere la collaborazione e creare una sinergia al servizio di pellegrini e viandanti che, a piedi o in bicicletta o con altri mezzi, da tutta Europa si recheranno a Roma nel 2025, in occasione del Giubileo che sarà indetto da Papa Francesco". Sarà anche una grande occasione per valorizzare la città, Roma, "meta di pellegrinaggio per eccellenza e centro della cristianità, poiché vi si trovano le tombe dei santi Pietro e Paolo, colonne della fede e del cristianesimo delle origini".
Il programma
Dopo il saluto del cardinale Parolin, monsignor Maurizio Bravi, rappresentante della Santa Sede presso l’Organizzazione Mondiale del Turismo e presso l’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali, terrà una breve relazione dal titolo “Itinerari culturali europei, patrimonio dai tratti cristiani”. Seguiranno la presentazione delle tre vie a cura dei rispettivi presidenti, la firma del Protocollo e la benedizione finale.
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