Lavoro minorile: conferenza in Vaticano per fermare il fenomeno
Michele Raviart - Città del Vaticano
La pandemia di Covid-19 ha causato, per la prima volta in vent’anni, una battuta d’arresto nella riduzione del lavoro minorile nel mondo. Per l’Unicef e l’Organizzazione internazionale del lavoro è un fenomeno che coinvolge 160 milioni di bambini e anche per questo l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2021 l’”Anno Internazionale per l’eliminazione del lavoro minorile”.
Coordinare la tutela dei minori
Per richiamare l’attenzione su questo flagello, capirne la cause e gli ostacoli al suo superamento, oltre a ideare iniziative coordinate a tutela dei minori, la Santa Sede, attraverso la Commissione Vaticana Covid-19 del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, insieme con la Missione Permanente della Santa Sede presso la FAO, promuove il prossimo 19 novembre – online dalle 14.30 alle 16.30 – una conferenza internazionale intitolata “Eradicating Child Labour, Building a Better Future”.
I partecipanti
Ad intervenire , dopo i saluti del prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, il cardinale Peter K. A. Turkson, del Premio Nobel per la pace Kailash Satyarthi e del capo economista della Fao Maximo Torero, anche Cornelius Williams, direttore associato per la protezione dell'infanzia presso l’Unicef, Michelle De Cock, capo dell'unità di ricerca e valutazione dell’Oil; Nasreen Sheikh, fondatrice di Empowerment Collective, in Nepal. Non mancheranno testimonianze sul campo di Ong e Chiese locali.
Le parole del Papa
Durante l’incontro sarà proiettato un video che raccoglie le parole di Papa Francesco sul tema tratte dal messaggio per l’incontro della Fao sull’eliminazione del lavoro minorile in agricoltura del 2 novembre scorso: “Ancor di più quando si manifesta come sfruttamento, il lavoro minorile diventa un flagello che ferisce crudelmente l’esistenza dignitosa e lo sviluppo armonioso dei più piccoli, limitando considerevolmente le loro opportunità di futuro, poiché riduce e lede la loro vita per soddisfare i bisogni produttivi e lucrativi degli adulti” .
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui