Onu, a New York incontro tra il Comitato della Fraternità Umana e il segretario Guterres
VATICAN NEWS
Una delegazione del Comitato Superiore della Fraternità Umana (Higher Committee of Human Fraternity) ha incontrato lunedì scorso, 7 dicembre, il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, presso la sede Onu di New York, per discutere nuovi modi e strategie per migliorare la cooperazione nella promozione della fraternità umana. All’inizio dell’incontro, il presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e presidente del Comitato, il cardinale Miguel Ayuso Guixot, ha ricordato la particolare missione dell’Higher Committee, volta a favorire il bene dell’umanità intera, specialmente dei giovani. Il porporato ha sottolineato che il lavoro dell'organismo è quello di riunire e unire le persone di buona volontà in tutto il mondo, e l’incontro di oggi è una riaffermazione dell'impegno a continuare a portare avanti questi sforzi per il benessere dell’intera umanità.
Da parte sua, Guterres ha manifestato apprezzamento e disponibilità da parte delle Nazioni Unite, e sua personale, a sostenere le iniziative del Comitato nella promozione dei contenuti del “Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune” firmato ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019 da Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb.
Iniziative per i giovani
Intervenendo, il giudice Mohamed Abdelsalam, segretario generale dell’HCHF, ha presentato le iniziative e i progetti dell’organismo per promuovere la fratellanza umana, in particolare il Premio Zayed che viene assegnato a persone e istituzioni che stanno offrendo profondi contributi alla convivenza e alla fraternità tra gli uomini e le donne di oggi. Abdelsalam si è anche soffermato sull’iniziativa Abrahamic Family House, un complesso interreligioso unico nel suo genere che ospita una moschea, una chiesa, una sinagoga e un centro culturale ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. Il giudice ha anche ricordato il Vertice della Gioventù della Fraternità Umana che si terrà il prossimo anno con l’obiettivo di permettere ai giovani di essere leader nei campi del dialogo interreligioso e interculturale e metterli in grado di essere promotori di pace nelle loro comunità locali.
Collaborazione tra Onu e Comitato
Sempre Abdelsalam ha affermato la disponibilità del Comitato Superiore ad esplorare una possibile collaborazione con Miguel Ángel Moratinos, funzionario dell’Onu designato a rappresentare la cooperazione tra Onu e Comitato sulla Fraternità, al fine di rafforzare i valori della pace e della fraternità. Questa collaborazione può andare a beneficio dell’umanità, secondo il giudice. D’accordo lo stesso Moratinos che ha accolto con favore la collaborazione con l’Higher Committee, esprimendo la fiducia che questa cooperazione darà presto i suoi frutti in vari campi, in particolare la formazione dei giovani per la leadership, fornendo loro competenze di dialogo e comunicazione costruttiva.
Obiettivi per l'umanità
Numerosi altri ospiti sono intervenuti alla riunione di New York. Tra questi, Mohamed Al-Mahrasawi, presidente di Al-Azhar, che ha ricordato l’impegno del prestigioso Ateneo a “diffondere il Documento sulla Fratellanza umana e farlo conoscere tra i giovani”, includendolo nei curricula e nelle tesi di master e dottorato o al centro di seminari e workshop. Irina Bokova, ex direttore generale dell’Unesco, ha ribadito invece la comune visione di Onu e Comitato “nel lavorare per l’umanità”, mentre Bruce Lustig, rabbino senior della Washington Hebrew Congregation, ha rimarcato: “Crediamo che ora sia il momento di portare a compimento i nostri obiettivi per l’umanità, soprattutto dopo le difficili circostanze a cui il mondo ha assistito a causa della pandemia di coronavirus”.
Consegnato il Premio Zayed
Il clima di viva cordialità è stata la cornice ideale per consegnare al segretario generale dell’Onu e alla signora Latifa ibn Ziaten, attivista franco-marocchina, lo Zayed Award for Human Fraternity, del quale erano stati insigniti il 4 febbraio 2021, per l’impegno profuso nel promuovere una cultura di pace, di convivenza e di solidarietà.
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