“La musica non ferma le bombe, ma può aiutare a non lanciarle”
Vatican News
Cosa pensa un direttore d’orchestra quando sale sul podio? Quando le luci si spengono, il pubblico conclude l’applauso di benvenuto e si raccoglie in silenzio in attesa dell’attacco? Alla forma del pezzo? Ai dettagli? A quel passaggio che proprio non scorre? Al senso filosofico dell’opera? Al suo significato sociale? A come tenere insieme tutti questi elementi? Per rispondere ad alcune di queste domande Marcello Filotei ha intervistato Marco Angius, direttore artistico e musicale dell’Orchestra di Padova e del Veneto. Ne è nato un ciclo di quattro puntate di «Per Orchestra» che andrà in onda alle 22 su Radio Vaticana – Vatican News ogni sabato a partire dal 5 marzo.
Note di grandi compositori
Un viaggio che parte dalle piccole forme sinfoniche di Wagner, Debussy e Schönberg passa attraverso la prassi del comporre beethoveniano, si sofferma sulla grande forma di Mahler e si conclude con il naturalismo e l’astrattismo di Ravel, Respighi e Bartók.
La forza della bellezza contro la violenza della guerra
La domanda successiva potrebbe essere: perché proprio adesso, in un momento in cui il mondo brucia e milioni di persone sono in pericolo? La musica di certo non ferma le bombe, ma ci aiuta a comprendere la complessità, la diversità, la necessità di tacere quando qualcun altro sta esponendo un tema, la forza della bellezza e l’inconsistenza della menzogna. È vero la musica non ferma le bombe, ma forse può aiutare a non farle lanciare, la prossima volta.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui