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Papa Francesco con una donna anziana, durante l'Udienza Generale del 23 Febbraio 2022 Papa Francesco con una donna anziana, durante l'Udienza Generale del 23 Febbraio 2022 

Padre Awi Mello: gli anziani memoria preziosa, per evitare che si ripetano errori

Nella Sala Stampa della Santa Sede, la presentazione del Messaggio del Papa per la Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani. Tra i presenti il segretario del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, che spiega l’importanza della "stagione" dell'anzianità e di ciò che rappresenta per il passato, il presente e il futuro: “Non è un caso, che l’Europa sta vivendo una guerra, proprio nel tempo in cui la generazione che ha già vissuto la guerra sta sparendo”

Francesca Merlo – Città del Vaticano

“Nella vecchiaia daranno ancora frutti” (Sal 92,15). È il tema di questa seconda Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, che sarà festeggiata il 24 Luglio in tutto il mondo. A presentarlo oggi nella Sala Stampa della Santa Sede, anche il cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita. 

Il porporato ha sottolineato alcuni dei temi più importanti emersi dal Messaggio del Papa, tra cui la tenerezza, la custodia e la preghiera, descritti come i tre pilastri di spiritualità della vecchiaia. Questo messaggio, nel complesso, ha detto il cardinale Farrell, è “l’alternativa alla cultura dello scarto” in cui viviamo e di cui soffriamo.  L'indicazione - è stata la sottolineatura del Dicastero organizzatore della Giornata - è di vivere questa Giornata Mondiale celebrando in ogni parrocchia una messa dedicata agli anziani e di visitare coloro che sono soli.

La forza degli abbracci, quando ci sono e quando mancano

A sostenere questo punto è stato Vittorio Scelzo, incaricato per la pastorale degli anziani del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, che ha presentato anche il logo della Giornata. Al centro di questo logo è un abbraccio, simbolo dell'incontro e del dialogo tra le generazioni. Scelzo ha spiegato che l'abbraccio è quello tra giovani ed anziani, anziani con altri anziani, ma soprattutto, in questo periodo, rappresenta i tanti abbracci persi a causa della pandemia.

Hanno poi preso la parola Giancarla Panizza e Maria Francis, che hanno testimoniato come le idee contenute nel Messaggio siano percorsi che ogni comunità può vivere nella propria realtà concreta. Giancarla Panizza, è coordinatrice presso la Fondazione L'aliante onlus, e si dedica nel nord Italia, a Sartirana in provincia di Pavia, all'accoglienza di profughi dall'Ucraina. Ha parlato, nello specifico, di Airis, nata prematuramente in Italia dalla madre fuggita dalle bombe russe. Presente in sala era anche Katerina, zia della piccola Iris, il cui nome significa “arcobaleno” in ucraino. Airis è uscita pochi giorni fa dall’incubatrice del Policlinico della piccola città nordica di cui adesso è cittadina a tutti gli effetti.

Dal Bangalore, in India invece, Maria Francis, ha raccontato di essere diventata missionaria dopo essersi dedicata al nonno che nella sua anzianità ha perso la moglie, compagna da 60 anni. Nel mese di Luglio del 2021, Maria Francis ha promosso e organizzato, in molti luoghi dell'India, le visite dei giovani agli anziani soli, in occasione della prima edizione della Giornata.

Awi Mello: la “rivoluzione della tenerezza”, per tutto il mondo

In Sala Stampa anche padre Alexandre Awi Mello, segretario del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, che su Vatican News ha spiegato uno dei punti più importanti del messaggio del Papa, contenuto nel tema: che nella vecchiaia daranno ancora frutti. “L’importanza - ha detto ai nostri microfoni - è che, in questa tappa della vita, che viene spesso inaspettata e che, come dice il Papa, viene come una “sorpresa”, gli anziani siano capaci di capire l’importanza di dare frutti, e che non siano scartati, dato che sono veramente persone che hanno un messaggio da dare al mondo, alle famiglie e alla società”. Ha ricordato poi, anche le tre idee espresse nel messaggio, ripetute durante la conferenza stampa dal cardinale Farrell: l’importanza della tenerezza, della custodia e della preghiera. “Sono i pilastri della spiritualità e degli anziani - ha detto -  che possono dare frutti a partire dalla loro vita di preghiera, e dalla cura che hanno non soltanto dei propri famigliari ma anche di quelle persone che sono in società, soprattutto in più bisognosi”.  

La ‘smilitarizzazione’ dei cuori per far si che la storia non si ripeta

Il Papa nel suo testo parla anche di “smilitarizzare i cuori”. Il Segretario ha spiegato a questo proposito che nel contesto in cui viviamo, mentre tentiamo ancora di uscire dalla pandemia, ritrovandoci con una "guerra assurda, il Papa ci invita a smilitarizzare il cuore, a essere aperti ad amare, aperti ad esprimere la tenerezza che c’è in ogni anziano, perché loro si sono presi cura della vita dei loro familiari in tanti anni, e adesso possono insegnarci anche l’importanza di questa tenerezza”. Francesco dice qualcosa di molto importante a riguardo, ci ha ricordato ancora padre Awi Mello. “Dice che non è un caso, che l’Europa sta vivendo una guerra, proprio nel tempo in cui la generazione che ha già vissuto la guerra sta sparendo”. " Sembra ci dimentichiamo - ha aggiunto -  molto facilmente della lezione che la vita e la storia ci hanno dato. Questa generazione deve ricordarci, ed essere la memoria di quello che è accaduto in Europa nel secolo scorso, e che adesso stiamo vivendo di nuovo”.

La vecchiaia, come ogni stagione, porta frutti

In conclusione non resta che ribadire il significato dell'anzianità come una stagione, secondo le parole di Francesco: “Ogni stagione ha il suo senso e anche questa ha un senso bello: non è la fine della vita ma un tempo in cui ancora fiorire e dare frutti”.

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10 maggio 2022, 14:43