Notiziario in latino Notiziario in latino 

Hebdomada Papae: il Gr in latino dell'18 giugno

Le notizie vaticane in lingua latina, con traduzione in italiano, in onda ogni domenica alle 17.30. Nel sommario di oggi l’appello del Papa per l’Ucraina all’udienza generale e il Messaggio per la Giornata Mondiale dei poveri che si celebrerà a novembre. Infine l’annuncio del rinvio del viaggio in Africa, previsto a luglio, a causa di problemi di salute

“HEBDOMADA PAPAE”

Notitiae Vaticanae Latine redditae

diei duodevicésimi mensis Iunii anno bismillésimi vicésimi secundi

Titoli

Francíscus in Audiéntia Generáli: Ucráinae civitáti ánimi propínquitas est nobis manifestánda.

Núntius Papae pro Die Mundiáli Páuperum: mútuae primórum vocem páuperum opériunt.

Valetúdinis aerumnárum causa différtur iter apostólicum in Congi et Sudániae meridionális Africae natiónes.

 

Ómnibus vobis cómiter salútem dicit Catharína Agorelius: optáti audiátis editiónem hanc nuntiórum latína língua prolatórum.

Ascolta il radiogiornale in latino

(SERVIZI)

In Audiéntia Generáli diéi décimi quinti praetériti, Póntifex décimam quartam catechésim de senectúte óbtulit, de sollemnitáte Córporis Dómini etiam dísserens ac dénuo in conclusióne adhórtans, ne pópuli Ucráini obliviscámur. De his refert Rosárius Tronnolone:

Senectúti dénuo Papa catechésim in Audiéntia Generáli última féria quarta prolátam dicávit. Francíscus dixit hómines aetáte provéctos posteritátibus multum iuváre possunt ac praemónuit, ut omne desidérium eósdem reiciéndi caverémus et díscrimen iúvenes habéndi «sine radícibus». Fidéles salútans Póntifex sollemnitatem Córporis Dómini commemorávit, quae in Civitáte Vaticána féria quinta, die scílicet décimo sexto Iúnii, celebrátur, atque christifidéles adhortátus est, qui a Deo expóscant, ut áliis sese donáre váleant atque inservíre laetánter, praesértim egentíssimis. Exeúnte Audiéntia, dénuo de bello dísserens in Ucráina petívit, ne eam habeámus uti rem remótam, sed civitátem, cui proxímitas ánimi auxíliis et précibus est nobis manifestánda.

In núntio pro Die mundiáli Páuperum Francíscus calamitátem belli in Ucráina rursum castígat: «Coram paupéribus – inquit – sermónes sérere mínime opórtet, sed ópere eníti». Deínde pecúniae cupiditátem reprehéndit: nímia avíditas óculis calíginem offúndit. Omnia refert Olga Sakun:

Paupéribus et ad paupertátem redáctis, indigéntibus, prófugis et vagántibus belli in Ucráina causa Papa Francíscus núntium pro Sexto Die mundiáli Páuperum die décimo tértio mensis Novémbris celebrándo dicat. Iam a primis longi húius documénti verbis Papa unam ex summis paupertátis témporis nostri causis expróbrat, scílicet bellum. Póntifex póstea éxtulit coram paupéribus sérere sermónes non oportére, sed fidem perfícere. Dénique de malo usu pecúniae praemónuit, cum nihil – dixit – magis christifidéli nóceat quam simulácro divitiárum décipi, quae óculis calíginem offúndunt et impédiunt, quin aliórum vídeat necessitátes.

(NOTIZIE)

Medicórum petítu propter cruris aerúmnas, dilátum est iter, quo Póntifex Rempúblicam Democráticam Congi et Sudániam Meridionálem prima hebdómada mensis Iúlii invisúrus erat. Summam maestítiam significávit Francíscus expléta Salutatióne Angélica diei décimi secúndi mensis Iúnii, sed declarávit se confídere, ut, Deo et medicórum curis auxiliántibus, illos pópulos quam cítius adipísci possit.

Haec ómnia sunt pro hac editióne; conveniém

 

“HEBDOMADA PAPAE”

Notitiae Vaticanae Latine redditae

18 giugno 2022

Titoli

Francesco all’udienza generale: l’Ucraina, una nazione cui rimanere vicini

Messaggio del Papa per la Giornata Mondiale dei Poveri: i ricatti reciproci dei potenti coprono il grido di pace dei poveri

Rinviato per problemi di salute il viaggio apostolico in Africa in Congo e Sud Sudan

 

Un cordiale benvenuto a tutti voi da Katarina Agorelius e bentrovati a questa edizione del notiziario in lingua latina.

(SERVIZI)

All’udienza generale del 15 giugno scorso, il Pontefice ha presentato la quattordicesima catechesi sul tema della vecchiaia, parlando anche della solennità del Corpus Domini e concludendo con un nuovo appello a non dimenticare il popolo dell’Ucraina. Il servizio di Rosario Tronnolone.

Ancora una catechesi dedicata alla vecchiaia, quella del Papa all'udienza generale di mercoledì scorso. Francesco ha detto che le persone in età avanzata hanno molto da dare alle altre generazioni, mettendo in guardia dallo scartarle con il rischio di avere giovani “senza radici”. Nei saluti ai fedeli il Pontefice, ricordando la solennità del Corpus Domini, celebrata in Vaticano giovedì 16, ha esortato i fedeli a pregare Dio per essere capaci di donarsi agli altri servendo con gioia soprattutto i più bisognosi. Al termine è tornato a parlare della guerra in Ucraina e ha chiesto di non considerarla "una cosa lontana", ma di una nazione cui essere vicini con aiuti e preghiere.

Nel Messaggio per la Giornata Mondiale dei Poveri, Francesco torna a stigmatizzare la "sciagura" della guerra in Ucraina. “Davanti ai poveri - ha detto - non si fa retorica, ci si rimbocca le maniche”. Poi il monito contro il denaro: il troppo attaccamento offusca lo sguardo. Ce ne parla Olga Sakun.

Poveri e “impoveriti” dalla pandemia, indigenti, profughi e sfollati a causa della guerra in Ucraina. È a tutti costoro che Papa Francesco dedica il Messaggio per la VI Giornata Mondiale dei Poveri, che si celebrerà il 13 novembre. Un lungo documento nel quale il Papa stigmatizza sin dalle prime righe una delle principali cause di povertà del nostro tempo: la guerra. Il Pontefice ha poi sottolineato che davanti ai poveri non si fa retorica, ma si mette in pratica la fede. Quindi ha messo in guardia da un cattivo uso del denaro perché nulla di più nocivo, ha detto, potrebbe accadere a un cristiano dell’essere abbagliati dall’idolo della ricchezza, che offusca lo sguardo, impedendo di vedere le esigenze degli altri.

(NOTIZIE)

Il viaggio che avrebbe portato il Pontefice alla Repubblica Democratica del Congo e al Sud Sudan nella prima settimana di luglio è stato rinviato su richiesta dei medici a causa dei problemi a una gamba. Grande dispiacere per il rinvio è stato espresso da Francesco nei saluti del dopo Angelus del 12 giugno, dicendosi fiducioso che, con l’aiuto di Dio e delle cure mediche, potrà venire in visita fra quei popoli al più presto.

È tutto per questa edizione, alla prossima settimana.

 

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

18 giugno 2022, 12:40