Il saluto del Papa al Secam. Ruffini: i media siano costruttori di pace
Tiziana Campisi – Città del Vaticano
"Unità e pace" è il doppio auspicio che Francesco fa giungere in Africa attraverso il cardinale Louis Antonio Tagle, presente alla 19.ma assemblea plenaria del Simposio delle Conferenze episcopali dell'Africa e del Madagascar (Secam), iniziata ieri ad Accra, in Ghana. Ai lavori, che proseguiranno fino al primo agosto, è giunto anche il messaggio del prefetto del Dicastero per la Comunicazione Paolo Ruffini. Plaudendo alla rivitalizzazione del Comitato Episcopale Panafricano per le Comunicazioni Sociali (CEPACS), auspicata dall'Esortazione Apostolica Ecclesia in Africa Giovanni Paolo II, Ruffini evidenzia l’impegno comune dell’organismo vaticano di cui è a capo e del CEPACS nell’incoraggiare le università cattoliche e gli istituti di istruzione superiore a garantire la migliore formazione negli studi di comunicazione sociale, sia a livello umano che professionale. Ai presuli riuniti per discutere di sicurezza e migrazione in Africa, il prefetto del Dicastero per la Comunicazione esprime poi il proprio apprezzamento per gli sforzi profusi dalle conferenze episcopali nella comunicazione “a tutti i livelli, soprattutto attraverso il fiorire di stazioni radio e Tv”. La maggior parte di queste stazioni radiofoniche, tra l’altro, ritrasmettono i radiorgiornali quotidiani della Radio Vaticana, in inglese, francese, portoghese, KiSwahili e occasionalmente in molte altre lingue africane, che offrono notizie aggiornate e verificate sul Papa e sui vari Dicasteri della Santa Sede.
Maggiore cooperazione fra Radio Vaticana e media africani
“Questo mondo globalizzato ha bisogno di sapere anche di voi e di ciò che state facendo come Chiesa locale nelle vostre diocesi - scrive Ruffini -. Questo è molto importante. È per questo che la Radio Vaticana è la vostra radio. Pertanto, vorrei lanciare un appello per una maggiore collaborazione, una maggiore cooperazione e un maggiore networking”. Per il prefetto del Dicastero per la Comunicazione è possibile sostenersi a vicenda, testimoniando di essere una cosa sola, "membra gli uni degli altri". “Insieme, attraverso la radio, il web, i social media possiamo costruire un sistema con la missione di alimentare la parola di verità - rimarca -, basato sull'esperienza della Pentecoste intrecciata con lo spirito di condivisione invece che con quello di Babele”. E per rendere concreto il sodalizio fra Radio del Papa e media africani è stato realizzato un widget che consente di conoscere le produzioni dell’emittente vaticana e che è possibile incorporare nei siti web.
La comunicazione, un servizio al dialogo
Ruffini evidenzia, poi, che nel cammino sinodale intrapreso dalla Chiesa, Papa Francesco incoraggia a "prestare particolare attenzione alla necessità di aiutare le persone, specialmente i giovani, a sviluppare un sano senso critico, imparando a distinguere la verità dalla menzogna, il giusto dall'ingiusto, il bene dal male, e ad apprezzare l'importanza di lavorare per la giustizia, la concordia sociale e il rispetto della nostra casa comune". Tutto ciò, si legge ancora nel messaggio del prefetto del Dicastero per la Comunicazione, contribuisce significativamente “alla diffusione di una cultura di pace fondata sulla verità del Vangelo, perché la comunicazione non è solo una professione, ma anche un servizio al dialogo e alla comprensione reciproca tra individui e comunità per il perseguimento di una convivenza serena e pacifica”. Da qui l’auspicio che la plenaria del Secam “contribuisca a promuovere la comunione, la collaborazione e l'azione congiunta tra tutte le Conferenze Episcopali dell'Africa e delle Isole” per il bene della Chiesa.
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