Il cardinale Jozef Tomko (1924-2022) Il cardinale Jozef Tomko (1924-2022) 

È morto il cardinale Tomko: aveva 98 anni, era il più anziano dei porporati

Slovacco, creato cardinale da San Giovanni Paolo II nel 1985, era prefetto emerito della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli e del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali. I funerali si svolgeranno l'11 agosto nella Basilica di San Pietro alle 11.00

Vatican News

Si è spento stamattina a Roma il cardinale slovacco Jozef Tomko, prefetto emerito della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli e del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali: aveva 98 anni ed era il più anziano porporato del Collegio cardinalizio. Tomko è morto nel suo appartamento a Roma, dove era assistito dalle Suore della Carità di San Vincenzo de' Paoli. Dopo essere stato ricoverato al Policlinico Gemelli il 25 giugno a causa di una lesione alla vertebra cervicale, ha trascorso sei settimane in ospedale e da sabato 6 agosto ha continuato le cure a casa con l'assistenza di un infermiere vaticano. Durante la sua permanenza in ospedale ha ricevuto la visita del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin.

I funerali saranno celebrati giovedì 11 agosto alle ore 11.00 nella Basilica di San Pietro presso l'Altare della Cattedra.

L'incontro con Papa Francesco

Il 30 aprile scorso Papa Francesco lo aveva salutato affettuosamente in Aula Paolo VI in occasione dell'incontro con i partecipanti al pellegrinaggio slovacco e nel discorso aveva detto: "Saluto cordialmente il Cardinale Jozef Tomko, la cui presenza ci fa sentire che la Chiesa è una famiglia che sa onorare l’anzianità come un dono. Ma io ho un dubbio, sembra più giovane di me!".

Nel dare l’annuncio della sua scomparsa, la Conferenza episcopale slovacca invita i fedeli a pregare per il cardinale affermando che la sepoltura avverrà, dopo le esequie a Roma, nella Cattedrale di Santa Elisabetta a Košice in una cerimonia funebre che sarà presieduta il 16 agosto alle 11.00 dal cardinale Dominik Duka, arcivescovo emerito di Praga.

Sacerdote a 25 anni, vescovo a 55

Tomko nasce a Udavské, nell’arcidiocesi slovacca di Košice, l'11 marzo 1924. Ha compiuto gli studi presso la Facoltà di Teologia di Bratislava e, trasferitosi a Roma, presso il Pontificio Ateneo Lateranense e la Pontificia Università Gregoriana, consegue le lauree in Teologia, Diritto Canonico e Scienze Sociali. Ordinato sacerdote il 12 marzo 1949, per quindici anni (dal 1950 al 1965) è stato vice-rettore del Pontificio Collegio Nepomuceno a Roma e dell'annesso Convitto per sacerdoti provenienti da vari Paesi, compresi quelli di missione e dell'America Latina.

Dal 1962 ha ricoperto la carica di aiutante di studio e dal 1966 quella di capo dell'Ufficio dottrinale presso la Congregazione per la Dottrina della Fede. In quel periodo è stato scelto come uno dei segretari speciali per la prima Assemblea Sinodale del 1967. Nel dicembre 1974 è stato nominato sotto-segretario della Congregazione per i Vescovi. Il 12 luglio 1979 è stato nominato segretario generale del Sinodo dei Vescovi ed eletto arcivescovo titolare di Doclea. Papa Giovanni Paolo II gli ha conferito l'ordinazione episcopale il 15 settembre successivo, festa dell'Addolorata, Patrona della Slovacchia.

Impegno nei Sinodi

Nei sei anni in cui è stato segretario generale del Sinodo dei Vescovi, ha preparato e curato lo svolgimento di due Sinodi generali ordinari (1980 e 1983) e del Sinodo particolare dei Vescovi dei Paesi Bassi (1980). Ha intrapreso anche la preparazione del Sinodo straordinario indetto per l'autunno 1985 in occasione del XX anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II e di quello ordinario del 1987 sulla vocazione e missione dei laici, avviando, con la pubblicazione dei "Lineamenta", un'ampia consultazione nella Chiesa. Ha curato il Volume "Il Sinodo dei Vescovi, natura, metodo, prospettive". Ha anche potenziato la Segreteria generale del Sinodo e le ha impresso un nuovo dinamismo.

Dimensione ecumenica e attività culturale

Nei diversi compiti del suo servizio ecclesiale, ha collaborato in veste di membro, consultore o partecipante ad attività a livello internazionale nel campo dell'ecumenismo. Tra l'altro, nel 1972, ha fatto parte della delegazione della Santa Sede alla Federazione mondiale luterana e al Consiglio Mondiale delle Chiese a Ginevra. È stato anche membro della Commissione mista cattolica-luterana-riformata sulla Teologia del matrimonio. Inoltre ha guidato la delegazione della Santa Sede alla riunione dei Ministri europei per gli Affari della Famiglia, tenutasi a Roma nel 1981; ha fatto parte del Consiglio Superiore delle Pontificie Opere Missionarie e si è impegnato nell'approfondimento delle problematiche riguardanti la vita consacrata, la giustizia e la pace, il laicato. Dopo una breve esperienza come insegnante presso l'Università internazionale "Pro Deo" (1955-1956), ha tenuto lezioni nei corsi di aggiornamento canonico presso l'Università Gregoriana dal 1970 al 1978. Nonostante tutti questi impegni, egli non ha mai mancato di svolgere il ministero pastorale diretto, in numerose parrocchie di Roma e della Diocesi di Porto-Santa Rufina.

La sua attività di fronte ai problemi religiosi dei suoi connazionali slovacchi ha portato frutti tangibili. È stato co-fondatore di una rivista religiosa e dell'Istituto dei Santi Cirillo e Metodio in Roma. Ha visitato più volte le Comunità slovacche negli Stati Uniti, in Canada e in vari Paesi europei. Intensa è stata anche la sua attività culturale, con numerose pubblicazioni sui temi che spaziano dalla teologia al diritto, dalla storia alla spiritualità. È stato più volte inviato dalla Santa Sede a riunioni dei Vescovi: dal 1970 alla Conferenza pan-asiatica dei Vescovi a Manila; nel 1973 all'Assemblea plenaria dei quattro Episcopati dell'Oceania a Sydney; nel 1979 alla Conferenza di Puebla; nel 1980 alle celebrazioni del 25° della fondazione del CELAM a Rio de Janeiro; nel 1981 alla riunione del SECAM a Yaoundé.

Alla guida della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli

Questi incontri e le numerose visite compiute in diversi Paesi insieme con le Assemblee sinodali gli hanno permesso di acquisire una profonda conoscenza della realtà di molte Chiese particolari, come pure di sperimentare la collegialità effettiva ed affettiva. In questo modo, la Provvidenza lo ha preparato ad allargare il cuore alla dimensione della Chiesa universale e a guidare la Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, incarico affidatogli da Giovanni Paolo II il 24 aprile 1985, con la nomina a pro-prefetto. Il Papa lo crea cardinale nel Concistoro del 25 maggio 1985, del Titolo di Santa Sabina. È stato prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli per sedici anni, fino al 9 aprile del 2001. Nello stesso tempo è stato Gran cancelliere della Pontificia Università Urbaniana; è stato anche presidente delegato all’Assemblea speciale per l’Asia del Sinodo dei Vescovi (1998). Dal 15 ottobre 2001 al 1° ottobre 2007 è stato presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali.

Il Collegio cardinalizio

Con la scomparsa di Tomko, il Collegio cardinalizio risulta composto da 206 porporati, di cui 116 elettori e 90 non elettori. Il più anziano è ora Alexandre do Nascimento, arcivescovo emerito di Luanda (Angola), che il primo marzo scorso ha compiuto 97 anni.

(ULTIMO AGGIORNAMENTO: ORE 19.00)

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08 agosto 2022, 09:10