I dodici redentoristi martirizzati durante la guerra civile spagnola, beatificati a Madrid I dodici redentoristi martirizzati durante la guerra civile spagnola, beatificati a Madrid 

Beati i 12 martiri redentoristi spagnoli. Il Papa: esempio di coraggio e coerenza

Il cardinale Semeraro, prefetto del Dicastero per le Cause dei Santi, ha presieduto a Madrid, nella cattedrale de la Almudena, la beatificazione di padre Vincenzo Nicasio Renuncio Toribio e undici compagni, uccisi nel 1936. “La fede radicale in Dio e la solidarietà con Gesù sono le sole che possono orientarci - ha detto il porporato - anche quando ci troviamo nel mezzo delle paure e dei ricatti umani". Papa Francesco ricorda all'Angelus la loro coraggiosa testimonianza

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

Dopo la recita della preghiera mariana dell'Angelus, Papa Francesco ricorda ai fedeli la beatificazione celebrata ieri a Madrid di Vincenzo Nicasio Renuncio Toribio e di undici compagni della Congregazione del SS.mo Redentore, uccisi in odio alla fede nel 1936, in Spagna. "L’esempio di questi testimoni di Cristo, fino all’effusione del sangue - afferma -, ci spinga ad essere coerenti e coraggiosi; la loro intercessione sostenga quanti faticano oggi per seminare il Vangelo nel mondo". 

Semeraro: dai martiri l'esempio di una fiducia totale in Dio

Nell’omelia pronunciata dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero per le Cause dei Santi, delegato del Papa a presiedere la beatificazione nella cattedrale di Santa María la Real de la Almudena, si sottolinea che la beatificazione dei dodici martiri offre “il messaggio della fiducia totale in Dio. Fiducia nell’amore del Padre, fiducia nell’intimità di Gesù crocifisso e risorto con noi”. Quella che ha dato forza ai dodici redentoristi. "Non temo alcun male, Gesù, perchè tu sei con me".

“La fede radicale in Dio, che è nostro Padre e la solidarietà assoluta con il suo Figlio Gesù Cristo: sono queste - ha spiegato il cardinale Semeraro - le coordinate che, sole, possono orientarci, anche quando ci troviamo nel mezzo delle paure e dei ricatti umani”. Insieme ai dodici sacerdoti e religiosi professi della Congregazione del Santissimo Redentore, possiamo dire allora: “Non temo alcun male, Signore Gesù, perché tu sei con me”. Come fratel José Erviti Insausti, che prima di morire disse: “Non possono farci nulla se siamo fedeli a Dio...”

Una fotografia di padre Vincenzo Nicasio Renuncio Toribio
Una fotografia di padre Vincenzo Nicasio Renuncio Toribio

Il martirio a Madrid, dove la persecuzione fu più cruenta

Il prefetto del Dicastero per le Cause dei Santi ha accennato alla vicenda dei martiri, approfondita all’inizio della liturgia dal postulatore, il redentorista padre Antonio Marrazzo, uccisi durante la persecuzione anticristiana che afflisse la Spagna negli anni della guerra civile. “Accadde proprio qui a Madrid - ha ricordato - dove la lotta contro la Chiesa fu particolarmente cruenta”. Erano uomini come noi, fragili “come vasi di creta”, come ricorda san Paolo, ma questo rivela “il segreto della testimonianza cristiana, poiché dice che quel fragile vaso custodisce un tesoro, ossia la forza della vita di Cristo, che abita in noi. La vita del Crocifisso-Risorto è nel cristiano”.

Gesù ci dice: "Non abbiate paura, io sono con voi tutti i giorni"

È lì “che si trova la forza interiore della testimonianza dei nostri Beati”, ha aggiunto Semeraro. Che commentando il Vangelo di Matteo dei discepoli impauriti dalle onde che sul lago sommergevano la barca, ha ricordato le parole di Gesù: “Perché avete paura, uomini di poca fede?”. Non si tratta, ha sottolineato il cardinale di voler diventare ardimentosi, ma non dobbiamo avere paura “perché vogliamo essere fedeli discepoli di Gesù”. Che agli apostoli disse: “È sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro”. Praticamente, ha chiarito il cardinale, diceva loro: “Se voi siete come me, allora non dovete avere paura! Vincerete la morte proprio come me! Anche in voi, quel che è morte diventa vita. Per questo non dovete avere paura: non dovete averne a motivo della mia intimità con voi”.

Ieri la veglia per i giovani, domani la Messa di ringraziamento

Hanno concelebrato, tra gli altri, l’arcivescovo di Madrid, cardinale Carlos Osoro, il superiore generale dei Redentoristi, padre Rogério Gomes, il superiore provinciale di Madrid, padre Francisco Javier Caballero, e il parroco del Perpetuo Socorro, padre Damián Cubillo. Tra i partecipanti alla beatificazione, una rappresentanza delle famiglie e dei luoghi di origine dei nuovi beati. La sera di venerdì 21 ottobre il santuario del Perpetuo Soccorso, curato dai Redentoristi, ha ospitato una veglia di preghiera per i giovani e domenica23 ottobre, Domenica Missionaria Mondiale, alle 12, ospiterà la Messa di ringraziamento presieduta da padre Gomes.

Ultimo aggiornamento il 23 ottobre alle ore 13.00

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i volti di alcuni dei dodici martiri redentoristi spagnoli beatificati
23 ottobre 2022, 12:40