A Fèdou e e Weiler il Premio Ratzinger 2022
Vatican News
Teologia, dialogo ecumenico, diritto internazionale e tutela dei diritti umani. Sono questi i campi di studio dei due vincitori del Premio Ratzinger di quest’anno, iniziativa della Fondazione che porta il nome del Papa emerito e giunta alla dodicesima edizione.
Michel Fèdou, gesuita e teologo
Si tratta del padre gesuita francese Michel Fédou, nato a Lione nel 1952, dal 1987 professore di Teologia dogmatica e di Patristica presso il Centre Sèvres dei gesuiti a Parigi e poi decano della Facoltà teologica e presidente dello stesso Centro. Fédou è membro dei consigli di diverse associazioni teologiche e commissioni di dialogo ecumenico con i luterani e gli ortodossi, nonché autore di numerose opere, soprattutto nel campo della patristica e della cristologia.
Joseph Weiler, docente di diritto
L’altro premiato è il professor Joseph H. H. Weiler. Classe 1951, è professore di Diritto presso numerose università e istituti di studi giuridici negli Stati Uniti, come New York e Harvard, ma anche docente in Gran Bretagna e in varie parti del mondo. È stato presidente dell’Istituto Universitario Europeo di Firenze e autore di molte opere di diritto costituzionale, internazionale, europeo e sui diritti umani. Di religione ebraica, è noto per aver difeso l’Italia presso la Corte di giustizia europea nella causa sul crocifisso nelle scuole. Ha ricevuto una laurea honoris causa dalla Catholic University of America.
Il primo dicembre la consegna da parte del Papa
I premi saranno consegnati da Papa Francesco il primo dicembre prossimo nel Palazzo Apostolico. Il Premio Ratzinger, lo ricordiamo, è la principale iniziativa della Fondazione vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, presieduta da padre Federico Lombardi, ed è attribuito a “studiosi che si sono contraddistinti per particolari meriti nell’attività di pubblicazione e/o nella ricerca scientifica”, ma anche nelle arti esercitate con ispirazione cristiana. Le candidature del Premio vengono proposte per l’approvazione al Papa da parte del Comitato scientifico della Fondazione, formato da cinque membri nominati dal Papa: i cardinali Koch, Ladaria e Ravasi, monsignor Fisichella e monsignor Voderholzer, vescovo di Ratisbona e presidente dell’Istituto Papa Benedetto XVI.
Le statistiche del premio
In tutto i premiati finora sono stati 26 e si è trattato principalmente di studiosi di Teologia dogmatica o fondamentale, di Sacra Scrittura, di Patrologia, di Filosofia, e artisti eminenti nella musica e nell’architettura, non solo cattolici, provenienti da 16 Paesi del mondo: Germania (7), Francia (4), Italia (2), Australia, Brasile, Burkina Faso, Canada, Estonia, Grecia, Inghilterra, Libano, Polonia, Spagna, Stati Uniti, Sudafrica e Svizzera.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui