Torna in Piazza San Pietro la benedizione dei Bambinelli
Marina Tomarro - Città del Vaticano
Era la terza domenica di Avvento del 1969, la cosiddetta ‘Domenica Gaudete’, quando Papa Paolo VI per la prima volta durante l’Angelus benedisse i Bambinelli, cioè le statuine di Gesù Bambino che nella notte di Natale vengono collocate nei presepi delle famiglie allestiti, secondo la tradizione romana, l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata. A portarli in Piazza c’erano tanti piccoli degli oratori e delle parrocchie di Roma. Da allora il tradizionale appuntamento si ripete ogni anno, con la partecipazione non solo dei bambini, ma anche di catechisti, sacerdoti e famiglie. Negli ultimi anni questa consuetudine si è diffusa anche in molte parti d’Italia e del mondo, coinvolgendo centinaia di comunità e di diocesi dove vescovi e sacerdoti scelgono la terza domenica di Avvento per accogliere le famiglie, gli animatori e i religiosi delle Chiese locali e vivere insieme un momento di festa e di preghiera con la benedizione dei Bambinelli.
Un cantiere che non si è mai fermato
"Abbiamo scelto come tema "Il cantiere della gioia" – spiega David Lo Bascio, presidente del COR, il Centro Romano Oratori – proprio per indicare che in fondo il percorso di formazione dei bambini è continuata nelle parrocchie nonostante la pandemia. Finalmente dopo due anni è possibile tornare a vivere questo momento nella sua pienezza e per tutti noi è una grande gioia. Il cantiere ci ricorda un contesto operoso ma pieno di fede e di allegria in cui tutti possono dare una mano per costruire un presepe, piccolo o grande che sia”.
Riscoprire il Natale nel suo significato cristiano
Tante le parrocchie presenti a questo appuntamento, come quella di San Timoteo a Casalpalocco, alle porte di Roma: i bambini e le loro famiglie arriveranno in Piazza tutti insieme con un bus, accompagnati dal loro parroco don Angelo Compagnoni. “Sono diversi giorni che ci stiamo preparando a questa festa – commenta il parroco – i bambini sono entusiasti e dopo due anni di stop non vedono l’ora di recarsi in Piazza con i loro Bambinelli. Nella nostra parrocchia il Natale è molto sentito, facciamo anche un concorso con i presepi e domani saremo in oltre 180 a recarci dal Papa”. Per don Compagnoni, la benedizione dei Bambinelli è una tradizione a cui non si può mancare. “Ogni volta – continua – si porta a casa tanta gioia ed allegria. Per molte famiglie è l’occasione di visitare la Basilica di San Pietro e di vedere dal vivo Papa Francesco, insieme superiamo anche le difficoltà logistiche per essere presenti. A volte è capitato che piovesse, e magari io ero un po' preoccupato, ma erano proprio i più piccoli che con il loro entusiasmo facevano tornare il sole, anche se era coperto dalle nuvole!”. La benedizione dei Bambinelli vuole ricordare anche il punto centrale di questa festività, al di là delle tante luci colorate che addobbano le città. “Questo gesto è un modo per rimettere al centro il vero protagonista, cioè Gesù, - sottolinea David Lo Bascio – spesso questi piccoli vengono travolti dagli aspetti più commerciali del Natale, e invece portare Gesù benedetto nel presepe vuol dire riscoprire il vero senso di questa festa, l’accoglienza e l’amore di quel Dio fatto uomo per noi, quel piccolo Bambino che nascendo ci ha aperto il varco verso il Cielo”.
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