Le celebrazioni di Natale del Papa con il popolo ucraino nel cuore
Andrea De Angelis - Città del Vaticano
Aumenta il numero dei fedeli che, da ogni continente, volgeranno lo sguardo al Vaticano per il Santo Natale. Grazie ad Internet, alla Lingua dei Segni, alle moderne tecnologie sono sempre di più coloro che potranno partecipare, anche a migliaia di chilometri di distanza, alle celebrazioni di Papa Francesco. E’ quanto sottolineato durante il briefing che, come ogni anno il 24 dicembre, illustra ai tele-radiocronisti, gli aspetti principali delle trasmissioni delle celebrazioni del Papa per Natale. A tenerlo nella Sala Marconi di Palazzo Pio, sede dei media vaticani, il vicedirettore editoriale Alessandro Gisotti, con Stefano D’Agostini, coordinatore del Dipartimento Produzione Audiovisivi del Dicastero per la Comunicazione e Roberto Romolo, responsabile delle Relazioni internazionali, Broadcast, News e Mondovisioni.
7 satelliti e ancora più lingue per le trasmissioni
Il Dicastero per la Comunicazione organizza la distribuzione televisiva mondiale questa sera della Messa di Natale, a partire dalle 19:20, e domani del Messaggio natalizio e della Benedizione Urbi et Orbi, alle 11.55. Anche quest’anno, come è ormai tradizione dal 1974, la Mondovisione sarà realizzata con la collaborazione e il contributo della Fondazione dei Cavalieri di Colombo. Per la copertura mondiale, il segnale in diretta degli eventi viene integrato con il circuito Eurovisione e sarà disponibile su 7 satelliti, uno in più dello scorso anno, che andranno a coprire tutti i continenti. Per la Messa di stasera si prevedono circa 120 enti collegati. Enti che aumentano fino a 160-170 per l’Urbi et Orbi di domani. A queste stime vanno aggiunte le sotto-distribuzioni delle varie agenzie internazionali, permettendo una diffusione non solo ampia, ma addirittura capillare. Alla distribuzione televisiva si aggiunge quella in live streaming sul portale Vatican News con commenti in 8 lingue: inglese, spagnolo, italiano, francese, portoghese, tedesco, cinese e arabo questa sera, mentre domani in inglese, spagnolo, italiano, francese, portoghese, tedesco e arabo. Alla diffusione satellitare si aggiunge poi quella in streaming, grazie sempre al servizio di Vatican News.
Un Natale in preghiera per i popoli feriti dalle guerre
Nel suo intervento, Alessandro Gisotti ha sottolineato che dopo due anni segnati dalla pandemia, questo Natale è contrassegnato dal dolore per la guerra in Ucraina e per i popoli feriti da conflitti dimenticati, su cui in tante occasioni, anche nel 2022, il Papa ha levato la sua parola perché finalmente si possa raggiungere la pace. “Mentre per il Covid-19 si è trovato un vaccino - ha detto citando il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace del 2023 - per la guerra ancora non si sono trovate soluzioni adeguate. Certamente il virus della guerra è più difficile da sconfiggere di quelli che colpiscono l’organismo umano, perché esso non proviene dall’esterno, ma dall’interno del cuore umano”. Gisotti ha poi indicato le diverse nazionalità dei bambini che, nella Messa della Vigilia, porteranno l’omaggio floreale nella processione con il Bambinello al presepe collocato in Basilica: Italia, India, Filippine, Messico, San Salvador, Corea e Congo, Paese che – assieme al Sud Sudan – Francesco visiterà a partire dal 31 gennaio prossimo. Le preghiere, ha aggiunto, saranno lette in cinese, francese, arabo, portoghese e malayalam a sottolineare l’universalità della Chiesa e dell’evento della Nascita del Signore. Particolarmente significativa considerato il momento che stiamo vivendo, ha osservato Gisotti, una delle preghiere durante la Messa in cui si invocherà “il Padre di tutti, che ama e dona la pace, affinché conceda a quanti hanno responsabilità politiche, sociali ed economiche il coraggio di rigettare la violenza e di costruire l’amicizia tra i popoli”. Infine, il vice direttore editoriale ha informato che accanto al Papa alla Loggia della Basilica di San Pietro per l’Urbi et Orbi di Natale, saranno presenti il cardinale James Michael Harvey, arciprete della Basilica Papale di San Paolo fuori le mura e il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi.
Comunicare alle persone con disabilità comunicative
Anche per questo Natale, i media vaticani offriranno un servizio di traduzione in LIS, Lingua dei Segni (a cui si aggiunge la sottotitolazione) per le persone con disabilità uditive e comunicative. Sul canale You Tube di Vatican News dedicato al LIS, in collaborazione con Tv2000 e suor Veronica Donatello - Consultore del Dicastero per la Comunicazione e responsabile del Servizio Nazionale per la Pastorale delle persone con disabilità della CEI - verrà offerta la traduzione LIS in streaming della Messa di stasera e dell’Urbi et Orbi di domani. Nell’ambito del progetto “Nessuno Escluso” del Dicastero, è on line – scaricabile sulle piattaforme Google Play e Apple Store – la App “Vatican For All” proprio indirizzata all’accesso dei contenuti di informazione sull’attività del Papa e della Santa Sede alle persone con disabilità comunicative.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui