Processo vaticano, testimonia il consulente Dal Fabbro sulle trattative per Londra
Barbara Castelli - Città del Vaticano
“C’era un balletto di cifre abbastanza sorprendente”; “i milioni volavano come le figurine Panini”. Con questa immagine Luca Dal Fabbro ha cristallizzato il clima delle trattive con Gianluigi Torzi per acquisire il “completo controllo dell’immobile” di Sloane Avenue. L’ingegnere chimico con esperienze manageriali, soprattutto nel settore dell’energia, è stato l’unico teste della quarantunesima udienza del processo sugli investimenti finanziari della Segreteria di Stato a Londra. Nell’Aula polifunzionale dei Musei Vaticani, tra gli imputati, erano presenti Fabrizio Tirabassi ed Enrico Crasso.
Le trattative
Furono monsignor Alberto Perlasca e Fabrizio Tirabassi a coinvolgere Luca Dal Fabbro nella spinosa questione delle mille azioni con diritto di voto, figlia delle trattative di Londra per far uscire dall’affare Raffaele Mincione. Quando chiarii che la Segretaria di Stato deteneva la proprietà, ma “tutto il resto rimaneva nella mani” di Gianluigi Torzi, ha detto il teste, monsignor Perlasca “si accasciò”, la sua reazione mi “ha colpito umanamente”. Il manager ricevette così “una sorta di incarico”, dall'arcivescovo Edgar Peña Parra, sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, per trattare con il broker molisano. Tuttavia, dopo un paio di incontri, Dal Fabbro decise di ritirare il mandato.
Il finanziamento richiesto allo Ior
Nel corso dell’interrogatorio è stata trattata anche la vicenda del finanziamento di 180 milioni di euro chiesto all’Istituto per le opere di religione, così come di altre questioni di cui si è occupato l’ingegnere. Quest’ultimo, infatti, secondo quanto dichiarato, avrebbe rinegoziato le commissioni di alcuni investimenti della Segretaria di Stato, relativamente a AZ Swiss & Partners - Azimut Group e al Fondo Centurion. Si trattò di “un risparmio importante”, ha precisato, per quasi due milioni di euro complessivi. Enrico Crasso ha smentito tale ricostruzione.
Prossime udienze
Il prossimo 16 dicembre, dalle ore 10, dovrebbero essere sentiti Renato Giovannini e Manuele Intendente, che, tuttavia, non hanno ancora dato conferma della propria presenza. Il presidente del Tribunale, Giuseppe Pignatone, ha, inoltre, confermato che il doppio interrogatorio di Genoveffa Ciferri e Francesca Immacolata Chaouqui avrà luogo con il nuovo anno.
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