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Benedetto XVI, Bagnasco: spero sia proclamato “dottore della Chiesa”

L’arcivescovo emerito di Genova sottolinea l’importanza di riscoprire il magistero di Papa Ratzinger: mi rigenerava con la sua tenerezza, mi auguro risalti la sua grandezza di uomo di fede e di intelligenza che ha servito la Chiesa e il mondo fino alle sue ultime forze

Eugenio Bonanata - Città del Vaticano

L’auspicio è diretto: “Mi auguro che appena possibile Benedetto XVI diventi dottore della Chiesa”. Il cardinale Angelo Bagnasco parla in una lunga intervista a Telepace del pontificato del Papa emerito del quale oggi Francesco ha celebrato le esequie. “Vivo un sentimento di grande dolore per lo strappo di una paternità universale”, afferma l’ex presidente della Cei rievocando i tanti incontri avuti con il Pontefice scomparso: da quello in cui comunicò la designazione alla presidenza della Conferenza episcopale italiana fino all’ultimo avvenuto nei mesi scorsi. “Ogni volta che lo incontravo uscivo come rigenerato da un grande abbraccio di tenerezza”, dice confidando le sensazioni provate d’avanti al feretro: “Una stella si è accesa nel firmamento del cielo e come una cometa continuerà ad indicare il cuore della fede che è Gesù”.

Uomo di fede e di intelligenza

Proprio i momenti vissuti assieme ispirano un altro sentimento nel cuore del cardinale Bagnasco: “la speranza e la fiducia che da questa occasione in poi, Benedetto XVI venga riscoperto nella sua grandezza di uomo di fede e di intelligenza che ha servito la Chiesa e il mondo fino alle ultime sue forze”. In particolare, secondo il porporato, va messo in luce quello che Benedetto XVI che era veramente, “il suo essere persona di estrema sensibilità e di grande calore umano”, all’opposto di quanto da varie parti si è “detto e scritto negli anni del suo pontificato”.

"Ha raggiunto il cuore della gente"

Un percorso che potrebbe partire dallo studio dei testi del magistero di Benedetto XVI e dagli scritti precedenti l’elezione al soglio di Pietro. Il cardinale Bagnasco indica come esempio l’impegno sul fronte Catechismo, iniziato su input di san Giovanni Paolo II e proseguito successivamente. “Spero diventi un libro di lettura e che non manchi in nessuna delle case delle nostre famiglie cristiane cattoliche”, afferma l’arcivescovo emerito di Genova, ribadendo si tratti di un’opera di grande sintesi della fede che rappresenta un faro per tutti. E un’altra speranza per il porporato è che il mondo moderno possa tenere ben in mente la lezione del Papa emerito. Un pensiero che si rivolge anche al popolo di Dio, che in questi giorni ha manifestato uno sterminato affetto affollando la Basilica san Pietro per omaggiare Benedetto XVI. “Bisogna ringraziare il Signore per tutte persone che si sono unite alla preghiera per lui e a lui”, conclude il cardinale Bagnasco. “È una testimonianza di quanto questa figura abbia raggiunto il cuore della gente”.

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