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Conferenza stampa sul Convegno promosso dalla Pontificia Accademia delle Scienze (23-24 febbraio 2023) Conferenza stampa sul Convegno promosso dalla Pontificia Accademia delle Scienze (23-24 febbraio 2023) 

Un Convegno in Vaticano per superare le disuguaglianze nella lotta al cancro

Alla Casina Pio IV la riunione internazionale di esperti sul tema dell'equità nelle cure e nella prevenzione di una malattia ancora diffusa nel mondo. Una quarantina di scienziati hanno condiviso progressi e mancanze nel campo della ricerca e della medicina evidenziando la necessità di uno scambio sempre maggiore di saperi, tecnologie e fondi per la cura e la prevenzione. Il cardinale Turkson: vogliamo mettere in scena gli avanzamenti fatti in questa area di ricerca e rassicurare la gente

Adriana Masotti - Città del Vaticano

C'è bisogno oggi di buone notizie e una buona notizia è il grande progresso fatto dalla scienza in merito alla prevenzione e alla cura del cancro. Purtroppo, però, di cancro ci si ammala ancora e purtroppo non tutti nel mondo hanno la stessa possibilità di accesso ai farmaci e alle nuove tecnologie a servizio della medicina. Su questo si è voluto concentrare il Convegno internazionale che si è tenuto il 23 e 24 febbraio alla Casina Pio IV in Vaticano e che ha avuto per titolo “Strategies to decrease inequalities in cancer therapeutics/care and prevention”.

Strategie per ridurre le disuguaglianze

Nella lotta al cancro la scienza deve impegnarsi per favorire condizioni di equità per il benessere di tutti, promuovendo lo scambio tra ricercatori e istituti di ricerca, la formazione e l'educazione, sollecitando i governi a scelte politiche migliori in campo sanitario. Alla conferenza stampa che si è tenuta stamattina a Palazzo Pio, sede della Radio Vaticana, la parola più ripetura dai relatori è stata "condivisione", perchè è questa la chiave di volta per affrontare le questioni dell'oggi, anche in materia di salute. Con il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, sono intervenuti Joachim Von Braun, rispettivamente cancelliere e presidente della Pontificia Accademia delle Scienze, Michael Baumann, presidente dell’Accademia europea delle Scienze del cancro e referente per la Germania. Queste infatti le due “Accademie” promotrici del convegno. E poi Douglas Lowy, direttore ad interim del National Cancer Institute negli Stati Uniti, e Mammen Chandy, del Tata Medical Center di Mumbay, in India.

Il dibattito alla Casina Pio IV

Quaranta gli accademici provenienti da tutto il mondo presenti ai lavori: soprattutto da Europa e dall'area del Mediterraneo, ma anche da Africa, India, Stati Uniti, Canada, Australia. Collegato via Zoom uno scienziato dalla Cina. Al termine, i partecipanti hanno rilasciato una dichiarazione in dieci punti che individua alcuni obiettivi nella lotta al cancro in una visione d’insieme sulle sfide da affrontare. Esistono, si sottolinea, disuguaglianze all’interno dei singoli Paesi e tra i Paesi, disuguaglianze destinate ad aumentare se non verranno prese le opportune contromisure. Andrebbe garantito un maggiore accesso dei Paesi del Sud del mondo alle innovazioni più avanzate presenti per esempio negli Usa o nell’Unione europea dove esistono Centri di eccellenza per la lotta al cancro. Per questo è necessario sviluppare una maggiore cooperazione tra le nazioni ricche e quelle più povere e un'idea potrebbe essere quella di creare dei veri e propri gemellaggi. Per ridurre l’incidenza della mortalità occorre inoltre promuovere la formazione del personale “in loco”, finalizzata a una maggiore prevenzione e alla diagnosi precoce. Importante è, inoltre, favorire l’integrazione tra la ricerca e l’attività clinica e diagnostica. Fondamentale la condivisione dei dati raccolti in ciascun centro di ricerca e fondamentale il ruolo dell'industria farmaceutica per lo sviluppo e la sperimentazione dei nuovi farmaci e per trovare il modo di garantire l'accessibilità economica per i pazienti, consentendo un ritorno equo ma socialmente accettabile per il loro contributo. Infine, non va sottovalutato il fatto che lo scambio tra scienziati di diversi Paesi, anche di quelli più poveri, può stimolare ulteriori ricerche sulle nuove forme di tumori. 

Turkson: tutto ciò che riguarda le persone riguarda la Chiesa

Obiettivo della scienza è aiutare la vita e servire al benessere di tutti: il cardinale Peter Turkson lo afferma più volte nel corso della conferenza di questa mattina. La Chiesa, dice ancora, ha a cuore il bene delle persone e la Pontificia Accademia delle Scienze desidera aiutare la Chiesa a realizzare la sua missione e aiutare l'umanità nel perseguimento del bene comune. A Vatican News, il porporato precisa il significato dell'evento alla Casina Pio IV:

Ascolta l'intervista al cardinale Peter Turkson

Eminenza, ci può sintetizzare l'obiettivo dell'evento di questi giorni promosso dalla Pontificia Accademia delle Scienze?

Come è stato detto, abbiamo voluto questo evento per mettere in scena i progressi, gli avanzamenti fatti in questa area di ricerca e di cura, ciò che è stato realizzato fino ad ora. Prima si diceva che se uno ha il cancro, questo equivale alla dichiarazione della fine della sua vita. Non è più così... Guardando all'avanzamento dei progressi nella ricerca di questa aria c'è davvero tanto da sperare, quindi il cancro non è più sempre la fine della vita, c'è la cura, c'è cura già presente oggi. Gli esperti hanno voluto questo evento proprio per rassicurare la gente su questi progressi che salvano le persone affette dalle diverse forme di cancro, soprattutto per quanto riguarda le metastasi, sia quella del cancro al seno, sia della prostata, ecc. Tutto questo è una realtà e loro lo volevano far sapere. Poi hanno parlato anche dei diversi Centri di studio e di ricerca creati in diverse parti del mondo. In Europa esiste un grande Centro e così pure negli Stati Uniti, questo va benissimo, però dicono: "Voi avete realizzato tante cose, ma pensate anche al Sud del mondo, alle persone che non hanno queste stesse possibilità". L'altra cosa da tener presente è che la cura del cancro costa, quindi pure questo costo toglie l'accesso alle cure a tantissimi poveri, quindi occorre vedere un po' come ci si può aiutare in questo anche con dei cambiamenti di politica da parte dei governi nazionali. Quando si parla di accesso alla cura per i poveri, si parla anche della possibilità dei Paesi con meno disponibilità economica di realizzare quest'avanzamento dei loro Centri di ricerca e medicina e così via...

Mi sembra che la parola più utilizzata è "condivisione", condivisione delle ricerche, del sapere, dei fondi...

Certamente, e questo è proprio l'obiettivo degli esperti in questo Convegno, perché sono presenti da diverse parti del mondo. E il Convegno è un modo per prendere visione del fatto che chi sta nel suo angolo di ricerca, non lo fa da solo, ma ha dei colleghi in diverse parti del mondo che stanno facendo la stessa cosa. E questo è un grande aiuto: ritrovarsi insieme e ascoltare l'uno dall'altro ciò che si sta facendo per vedere così anche ciò che manca nella propria ricerca e che merita un po' di attenzione. Per esempio, è stato detto che esiste un Paese che ha soltanto una macchina per fare le radiografie, quindi quando questa macchina è rotta, significa che in tutto quel Paese non c'è più niente. Quindi è giusto parlare di fondi, ma questo vuol dire proprio anche dei macchinari, delle tecnologie e via dicendo, che devono essere condivisi.

Perché l'interesse dell'Accademia Pontificia delle Scienze proprio sul tema specifico della cura e della prevenzione del cancro nel mondo?

Perchè questo è il nostro compito, perchè, potremmo dire, Galileo è stato il primo membro di questa Accademia, perchè questo è un posto dove si fertilizzano nuove idee per servire al bene dell'umanità. Le idee vengono ma devono poi essere portate alla realizzazione concreta con mezzi che possono servire gli uomini. Faccio un esempio semplice: qualcuno ha saputo sviluppare il martello, ma questo strumento si è messo in funzione creando dei mobili... Così l'Accademia può essere il luogo dove fermentano le idee e questa è la sua missione. Poi l'Accademia delle Scienze si occupa anche di fisica, astronomia, medicina, ecologia, di alimentazione, quindi prendiamo visione di quali sono i temi principali nel mondo. Oggi la domanda è qual è lo stato della cura del cancro attualmente nel mondo e questo ci ha portato a ritrovarci insieme. Il prossimo evento a cui l'Accademia sta lavorando è qual è la situazione riguardo alla sicurezza alimentare nel nostro Pianeta, poi ci sarà un terzo evento sull'astrofisica. Parliamo tanto dei cambiamenti climatici, ma in che modo sono collegati agli elementi dell'universo? Quindi cerchiamo di prendere in considerazione un po' questi nuovi percorsi, soprattutto per vedere come tutto questo può servire alla vita umana.

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24 febbraio 2023, 17:03