"In tempi di crisi il Vangelo aiuta a capire il fine del mondo"
Eugenio Bonanata – Città del Vaticano
Il domenicano francese Adrien Candiard, esperto di islam, è uno degli autori cristiani si spiritualità più letti in Europa. Di passaggio a Roma, lo abbiamo incontrato per parlare del suo nuovo saggio uscito oggi in libreria. Si intitola “Qualche parola prima dell’Apocalisse” èd è stato pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana (pp 104, euro 11). “Leggere il Vangelo in tempo di crisi”, recita il sottotitolo, definendo una prospettiva molto netta. Forse un po' meno il termine ‘Apocalisse’ .
“Non significa la fine del mondo come si crede comunemente”, chiarisce l’autore spiegando che il termine deriva da una parola greca che vuol dire ‘rivelazione del senso della storia’. Una precisazione necessaria prima di addentrarsi nella lettura del volume che affronta i passi dei Vangeli dove Gesù parla di questo argomento collegandoli a brani più noti e più sereni della sua predicazione. La predicazione apocalittica di Cristo è poco conosciuta, spiega il religioso domenicano: “Occupa in particolare il capitolo 13 del Vangelo di Marco ed è molto utile in tempi di crisi come quelli attuali”. Gesù, osserva, "non parla tanto della fine del mondo quanto piuttosto del fine del mondo, cioè del senso e della direzione nella quale stiamo andando”.
L'Apocalisse, non terrore ma sguardo divino
Una scelta che consente di rispondere ad una domanda alquanto provocatoria alla luce di tutto che sta succedendo, dalle guerre alla congiuntura economica fino alla crisi ambientale. A cosa serve il Vangelo? Che cosa è capace di dirci? “Se non avesse niente da dire, occuperebbe soltanto l’anima e i tempi di preghiera e non servirebbe a niente”, risponde padre Candiard. “Ho scritto su questo tema proprio per cercare di dire alla gente che il Vangelo parla alla nostra vita non solo a livello personale e spirituale, ma anche della nostra storia collettiva”.
Il volume sviluppa quello che l’autore definisce ‘il paradosso della buona novella’: “Bisogna forse accettare di parlare un po’ della fine del mondo per ritrovare in questo stesso mondo un pizzico di speranza”. Ripercorrere o riscoprire quelle pagine relative alla predicazione apocalittica di Gesù, assume quindi una prospettiva educativa. “Se Gesù - si legge - proferisce un discorso di apocalisse, di rivelazione, non è per terrorizzarci più o meno inutilmente, appunto per farci capire quello che è in gioco sotto i nostri occhi: non la punizione divina delle colpe dell’uomo, ma il dilagare del male e delle sue conseguenze distruttrici”. La lettura del Vangelo, come consiglia continuamente Papa Francesco, offre delle chiavi per capire meglio il nostro mondo diventando così il motore di un più forte radicamento della speranza nonostante il dilagare del male. E questo saggio - conclude padre Adrien - si rivolge proprio a chi vive questi tempi drammatici di oggi che ha voglia di trovare un aiuto nella parola di Dio.
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