Fisichella: nel turismo si punti ad investimenti sostenibili e alla cura della casa comune
Tiziana Campisi – Città del Vaticano
Incrementare in maniera più efficace e positiva la cura del creato sulla base del magistero di Papa Francesco: questo vuole fare la Chiesa insieme a Stati, associazioni e tante altre realtà coinvolte nel turismo. È quanto si legge nel messaggio “Turismo e investimenti verdi” di monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, in occasione della 44.ma Giornata Mondiale del Turismo che si celebra il 27 settembre, che richiama l’invito del Papa, nell’enciclica Laudato si’ ad impegnarsi a favore di investimenti sostenibili. Favorirli “è anche una testimonianza di fede che si fa forte del rispetto per la natura, creata e affidataci da Dio” scrive il presule, spiegando che “l’attenzione per il creato e la sua salvaguardia appartiene al messaggio biblico”.
Il contributo dei cristiani nel turismo
Nel turismo c’è da riconoscere “un’occasione propizia per la comunità cristiana, non solo per affiancare le varie organizzazioni responsabili a consentire che il periodo della vacanza sia vissuto al meglio, ma soprattutto per esprimere il senso di accoglienza che caratterizza lo spirito delle nostre comunità in forza della fede vissuta”, osserva monsignor Fisichella, che sottolinea l’importanza dell’accoglienza, soprattutto “in un contesto culturale dove si eccede nell’indifferenza”. Per questo i cristiani sono chiamati a intrattenersi nel dialogo con i turisti, a “interessarsi perché la vacanza sia esperienza di pace, agevolare le forme affinché si abbia tra le mani il Vangelo o letture che risvegliano l’interesse per la preghiera e la spiritualità”, segni, questi “per dare senso al tempo della vacanza”.
Puntare alla dignità della persona
C’è poi l’aspetto economico che deve essere considerato nel turismo, che non deve prevalere sull’etica. Avendo attenzione verso il creato, i cristiani devono promuovere “una forma di economia che non ha come obiettivo la massimizzazione del profitto che porta spesso alla violenza nei confronti della natura, con forti ripercussioni sulla dignità della persona”, si legge nel messaggio. Circa “l’attenzione e il supporto agli investimenti sostenibili”, monsignor Fisichella li definisce “una visione lungimirante che apre a progetti a lungo termine, senza cadere in una miopia del guadagno immediato” ed esorta a “dare spazio alla creatività delle generazioni per consentire di riscoprire la dignità di ogni persona”. Ma è necessario che “la politica sostenga con convinzione e fiducia i percorsi che vengono scoperti, per discernere con saggezza i progetti più adeguati, che mirano al bene di tutti e che accrescono la qualità della vita”.
L’arte e la cultura permettono di conoscere Dio
Servono, poi, investimenti che “non mirino solo al turismo di massa, possibile veicolo di perdita di identità culturale e religiosa” e ancora si deve promuovere la dignità dei lavoratori del settore turistico, “così da contribuire ad aumentare la qualità del loro lavoro e del turismo stesso”, evidenzia il pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione che richiama “il valore e l’importanza dell'arte, della cultura e della loro salvaguardia”, perchè permettono “di conoscere Dio e di mantenere vive le radici cristiane”. “La via della bellezza è parte integrante della nostra missione di annunciare il Vangelo e di promuovere la crescita spirituale dei credenti” aggiunge monsignor Fisichella, rimarcando che la protezione delle opere d’arte è “responsabilità di tutti e per questo si deve condannare con convinzione ogni forma di violenza che attenta alla loro conservazione”.
Le vacanze occasioni per prendersi cura della casa comune
Infine, il messaggio per la 44.ma Giornata Mondiale del Turismo richiama ad “un turismo rispettoso della persona e dell’ambiente” e incoraggia gli operatori del settore ad offrire una “vacanza differente: più solidale e meno consumistica; più rispettosa della natura e capace di contemplare la bellezza nelle sue plurime espressioni”. Che possa pure “diventare una provocazione per assumere comportamenti e stili di vita che aiutano a rivolgere di nuovo lo sguardo verso l’Alto, riscoprendo la bontà della fede, la forza della carità e la certezza della speranza”. E con lo sguardo verso il Giubileo del 2025, monsignor Fisischella conclude ricordando il desiderio di Papa Francesco “di contemplare la bellezza del creato nel prenderci cura della nostra casa comune, affidataci da Dio” e chiede che la preparazione dell’anno giubilare sia celebrata e vissuta con attenzione “verso il creato, mantenendo ferma la speranza di costruire insieme il futuro”.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui